Malaga, bimbo nel pozzo. Un tunnel parallelo per salvare Julen

I soccorritori hanno deciso di scavare un condotto laterale per raggiungere il piccolo nel pozzo da oltre due giorni. Il padre: "Non si fa nulla per salvarlo". El Pais: "Pozzo abusivo"

Il pozzo dove è caduto Julen (Ansa)

Il pozzo dove è caduto Julen (Ansa)

Malaga, 16 gennaio 2019 - Il piccolo Julen è ancora in fondo al pozzo. Ormai è da oltre due giorni che il bambino di due anni è precipitato il quella condotta-trappola non recintata a Totalán, vicino a Malaga. Dopo una notte passata tentando invano di estrarre il terreno franato alla profondità di un'ottantina di metri, là dove si era bloccato il robot inviato nelle prime ore per individuarlo, la guardia civile ha deciso di passare a un piano alternativo. Il pozzo è lungo 110 metri e ha un diametro di soli 25 centimetri. Secondo El Pais si tratterebbe di uno scavo abusivo. Non avrebbe i permessi necessari, avrebbe confidato a un giornalista una fonte della Giunta dell'Andalusia.

Aggiornamento: "si può resistere 10 giorni"

Ora i tecnici spagnoli stanno cercando di scavare un tunnel parallelo, e poi in orizzontale cercheranno di accedere al condotto dov'è precipitato Yulen. Marta Gamez, il viceprefetto di Malaga: "Da questa mattina alle 7 si sta lavorando per scavare un foro laterale e orizzontale, della lunghezza fra 50 e 80 metri, che arrivi all'altezza del pozzo dove crediamo sia Julen".

Un salvataggio che deve tenere conto, ha aggiunto il viceprefetto, di tre fattori: la sicurezza del bambino; la necessità di impiegare il minore tempo possibile per localizzarlo; e la difficile orografia del territorio, che complica i lavori.

Sono ore d'ansia per i genitori del piccolo, Josè e Victoria Roco, che non sanno se Julen è vivo o morto. La giovane coppia è profondamente turbata da questa tragedia: in passato, perse un figlio di tre anni. Nel 2017 il picolo Olivier fu colto da "morte improvvisa" mentre passeggiava su una spiaggia con i genitori. 

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José Roco ieri sera a 'Il programma di Ana Ros' di Telecinco, ha espresso la sua disperazione e rabbia per l'estenuante attesa del salvataggio del bambino. "Molti twett di appoggio, molti voti, ma nessun mezzo. Lei sa cosa significa un'attesa di 30 ore aspettando che tirino fuori tuo figlio?". Il padre segue da domenica le operazioni di soccorso: "Non dite che sta arrivando il sindaco, raccontate quello che si sta facendo qui, nulla, che il bambino da 30 ore è intrappolato in un pozzo. Che stiamo morendo!".

Il piccolo Julen è caduto domenica in un pozzo di prospezione mentre giocava con un amico in un campo nella proprietà di un parente nella zona fra il ruscello di Ola e il fiume Totalán, vicina al dolmen Cerro de la Corona, nella Sierra di Totalán, vicino Malaga. L'allarme lo ha dato uno dei familiari, che lo ha visto cadere. Nelle prime ore le squadre di salvataggio, citate dai media, udivano il pianto flebile del bambino, ma poi è cessato. Il robot inviato, bloccato a circa 80 metri, ha recuperato solo una busta di caramelle che Julen aveva con sé al momento della caduta.

Anche la regina Letizia di Spagna è, come il resto del Paese, in ansia per il bambino e ha telefonato al sindaco di Totalán, per avere informazioni sulle operazioni di soccorso. Letizia ha espresso solidarietà ai genitori e sostegno al lavoro che stanno facendo le squadre di soccorso.