Bakhmut, russi avanzano ma senza risultati decisivi. Wagner: "Non faremo festa presto"

La battaglia continua per la città dell'Ucraina orientale. L'avanzata delle forze di Mosca non è passata inosservata neanche negli Stati Uniti, ma secondo Washington l'eventuale caduta della città non avrebbe un impatto significativo

Kiev, 14 febbraio 2023 - Si combatte ancora per Bakhmut, città dell'Ucraina orientale, nel Donbass, che al momento si conferma il nodo cruciale di questa fase del guerra russo-ucraina. L'anniversario dell'invasione si sta avvicinando, e il Cremlino ha chiaramente bisogno di una vittoria per rinvigorire il morale delle proprie truppe, provate da un anno di successi mancati. Ma non desidera meno il trionfo nemmeno Kiev, che nonostante le voci che parlano di una possibile ritirata, per ora non dà segni di voler cedere la città. La cattura di Bakhmut darebbe a Mosca nuovo punto d'appoggio nella regione di Donetsk, e forse anche per questo un'eventuale nuova offensiva russa su larga scala, largamente preannunciata dagli ucraini per il 24 febbraio, potrebbe concentrarsi su questa zona. Anche se secondo gli Stati Uniti, la caduta della città "non avrebbe nessun impatto strategico" sul conflitto.

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Soldato ucraino a Bakhmut, 9 febbraio 2023 (Afp)
Soldato ucraino a Bakhmut, 9 febbraio 2023 (Afp)

"Russi avanzano ma senza risultati decisivi"

Negli ultimi giorni (sebbene lentamente) le forze russe avanzano, ma senza ottenere risultati decisivi. Lo fa sapere l'intelligence britannica nel suo report quotidiano, aggiungendo che i mercenari russi del Gruppo Wagner hanno compiuto piccoli (ma strategici) passi avanti intorno alla periferia settentrionale di Bakhmut, compreso il villaggio di Krasna Hora. Le testimonianze che si succedono dalla prima linea parlano di un esercito russo che avanza a testa bassa, incurante delle perdite, esercitando una pressione che potrebbe indurre i difensori a pianificare una ritirata. Un indizio di ciò potrebbe essere la decisione delle forze di Kiev di far saltare uno dei ponti che, se conquistati, favorirebbero l'ulteriore avanzata dell'armata di Mosca. Lo stato maggiore ucraino, in ogni caso, continua a negare l'intenzione di abbandonare la città, anche se la situazione si aggrava di giorno in giorno: le truppe russe oggi hanno attaccato l'area di Paraskovievka, a nord della città, con l'intento di bloccare l'ultima importante via di rifornimento delle truppe ucraine. 

Intanto anche gli Stati Uniti ammettono che i russi stanno facendo crescenti progressi nell'area. Oggi il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby si è astenuto da fare previsioni su Bakhmut; ma ha sottolineato che un'eventuale caduta, secondo Washington, non avrà un impatto strategico sul conflitto. 

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Prigozhin: "Conquista ancora lontana"

E anche dopo sei mesi di pesanti combattimenti, con le scorte di munizioni, viveri e medicinali in forte diminuzione, ci si aspetta che i combattimenti si protrarranno ancora. Lo conferma il capo del Gruppo Wagner, Yevgeniy Prigozhin: "Non faremo festa presto", scrive su Telegram. "Bakhmut non sarà presa domani, c'è una forte resistenza, bombardamenti, il tritacarne è in azione", ha aggiunto riferendosi alle pesanti perdite sul campo. "L'avversario attiva e invia continuamente nuove riserve. Ogni giorno, tra i 300 e i 500 combattenti arrivano a Bakhmut da ogni parte, il fuoco dell'artiglieria aumenta ogni giorno", ha detto ancora Prigozhin. Anche il capo dell'occupazione russa nella regione ucraina di Donetsk Denis Pushilin sembra concordare con il numero uno della Wagner. "Comprendiamo perfettamente che al momento non vi è alcuna prospettiva che l'avversario abbandoni le proprie posizioni senza combattere", ha affermato, citato dai media russi. Nel teatro di feroci combattimenti restano solo poco meno di 5mila civili, riferisce un altro funzionario ucraino. Prima della guerra, Bakhmut aveva circa 70mila abitanti.

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