Buenos Aires, 23dicembre 2020 - A quasi un mese dalla morte di Diego Armando Maradona, emergono nuovi particolari dalle analisi realizzate da esperti della polizia scientifica argentina sul sangue e le urine del Pibe de oro: esclusa la presenza di alcol o stupefacenti, mentre sono state evidenziate importanti tracce di psicofarmaci, riferisce l'agenzia di stampa Telam. Nello specifico, i farmaci rilevati durante l'esame tossicologico sono "venlafaxina, quetiapina, levetiracetam e naltrexone", e alcuni di questi, secondo gli esperti, sarebbero "aritmogeni", ossia capaci di produrre aritmie. A questo punto la magistratura argentina dovrà verificare se quei farmaci fossero adatti a un paziente con una malattia cardiaca cronica come quella di cui soffriva Maradona. A prima vista, ha dichiarato un membro del team di investigatori che lavorano nell'inchiesta aperta dopo il decesso di Maradona, "è sorprendente che gli siano stati somministrati farmaci psicotropi e nessuno legato alla sua malattia cardiaca".
Morto dopo una lunga agonia
Di sicuro il mitico numero 10 è morto dopo una lunga agonia.. Secondo le analisi Maradona non sarebbe morto immediatamente ma avrebbe sofferto per ore nella sua stanza, addirittura 6 o 8, prima dell'edema polmonare dovuto a un`insufficienza cardiaca riacutizzata, con annessa scoperta di una miocardiopatia dilatata
La figlia Giannina: "Figli di p..."
Dopo aver appreso questi dettagli, la figlia Gianinna ha pubblicato un messaggio polemico su Twitter: "A tutti i figli di p... che aspettavano l'autopsia di mio padre per avere droghe, marijuana e alcol. Non sono un dottore, ma sembrava molto gonfio. La voce era robotica. Non era la sua voce. Stava succedendo ed io ero la pazza fuori di testa".
I farmaci che assumeva il Pibe de oro
Fonti mediche hanno peraltro spiegato a Télam che la venlafaxina è un farmaco antidepressivo per trattare i disturbi d'ansia; la quetiapina è un antispicotico per la depressione grave e alcune dipendenze; il levetiracetam è un farmaco antiepilettico che agisce sul sistema nervoso centrale e può causare sonnolenza e una ridotta capacità di reazione. Infine il naltrexone blocca l'effetto dei farmaci oppioidi ed è usato per prevenire l'astinenza da alcol.
Le indagini: la morte era evitabile?
Sulla base di questi risultati, che si aggiungono a quelli dell'autopsia dell'inizio di dicembre, l'idea dei tre procuratori che conducono le indagini (Laura Capra, Cosme Iribarren e Patricio Ferrari) è quella di convocare una commissione medica interdisciplinare per analizzare il caso e giudicare se la morte fosse evitabile, se c'è stata negligenza, e se qualcuno dei professionisti coinvolti, il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, possono avere responsabilità. L'autopsia aveva stabilito che Maradona è morto per un "edema polmonare acuto legato a una insufficienza cardiaca cronica riacutizzata" e a una "cardiomiopatia dilatativa".