Attacco hacker in tutto il mondo. Colpita anche la centrale di Chernobyl

Vittime del virus sono aziende private e governative in Ucraina, Russia, Gb, Usa, India e alcuni Paesi europei. Esperto: "Non è il 'Peyta', ma qualcosa di nuovo e più complesso"

CHERNOBYL (OLYCOM)

CHERNOBYL (OLYCOM)

Kiev, 27 giugno 2017  - Un attacco hacker, tramite un virus "ransonware", simile a quello che ha colpito lo scorso anno, si sta diffondendo in Ucraina, Russia, Regno Unito, India, Usa e molti Paesi europei. Ma al contrario di quanto sostenuto dagli esperti in un primo momento, all'inizio della diffusione del ransomware, l'attacco hacker che ha messo in ginocchio diverse aziende e istituzioni nel mondo, e anche in Italia, non è stato compiuto utilizzando il virus Petya. "Si tratta di qualcosa di nuovo, che per adesso abbiamo chiamato NotPetya", ha spiegato l'azienda di cybersicurezza russa Kaspersky Labs. "E' un attacco complesso, che utilizza diversi vettori per propagarsi", ha aggiunto l'azienda, che raccomanda l'aggiornamento di Windows. 

I primi ad essere colpiti sono stati i sistemi informatici dell'Ucraina. Il consigliere del ministero dell'Interno di Kiev, Anton Gerashchenko, parlando del cyberattacco, che ha causato interruzioni a siti governativi (computer del governo, delle Ferrovie, dell'aeroporto di Kiev e della metrolitana della capitale) e di compagnie private, ha puntato il dito contro la Russia.

La portavoce dell'SBU (i servizi di sicurezza di Kiev), riferiscono i media, avrebbe detto che dell'agenzia ipotizza che gli attacchi siano partiti dalla Russia o dai territori occupati del Donbass.  

CHERNOBYL - Il virsu ha colpito anche la centrale nucleare di Chernobyl. Secondo il sito ucraino Kromadske, che riporta quanto dichiarato dall'Agenzia nazionale per la gestione della zona contaminata, i sistemi interni tecnici della centrale "funzionano regolarmente". Sarebbero "parzialmente fuori uso" quelli che monitorano "i livelli di radiazione".

ANCHE RUSSIA COLPITA - Kiev accusa Mosca, ma anche i sistemi informatici di alcune grandi aziende russe, e banche, sono stati bersagli dell'attacco hacker, come il colosso petrolifero russo Resnoft o quello della siderurgia, Evraz. Tra le vittime troviamo l'azienda di navigazione danese Maersk, il colosso pubblicitario britannico WPP e l'industria francese Saint-Gobain, che hanno confermato di essere state colpite. L'ultima denuncia arriva dagli Stati Uniti dall'azienda farmaceutica Merck, i cui sistemi sono stati infettati.

VIRUS CHIEDE RISCATTO - Secondo Costin Raiu, ricercatore del laboratorio di ricerca russo Kaspersky, il virus "si sta diffondendo in tutto il mondo, molti Paesi sono stati colpiti". Non è stato accertato un collegamento ufficiale tra i diversi attacchi, apparentemente avvenuti in contemporanea, ma dalle informazioni fornite da diverse società si tratterebbe di un virus che fa apparire sullo schermo dei computer una richiesta di riscatto di 300 dollari, come il "ransonware" Petya che aveva colpito l'anno scorso, ma in maniera più complessa. Nel maggio scorso, un altro ransonware, "Wannacry", aveva colpito migliaia di sistemi in tutto il mondo, paralizzando in particolare il Sistema sanitario nazionale e le fabbriche del costruttore automobilistico francese Renault.