Un altro Paese europeo del Sud entra nella guerra per la conquista dei pensionati stranieri, accogliendoli con tasse molto vantaggiose in cambio della residenza. Si tratta della Grecia che, soddisfatta dall’esperienza della Golden Visa – cittadinanza in cambio di investimenti immobiliari per almeno 250mila euro sfruttata al 75% dai cinesi per un controvalore di 2 miliardi di euro –, passa ora alla flat tax al 7% per chi entro il 30 settembre aderirà al nuovo progetto di legge che il governo ha portato ieri in Parlamento.
Ovviamente il meccanismo di sconto fiscale entrerà in vigore solo dopo essere votato. Ricalca come condizioni quello che il Portogallo già concedeva fino allo scorso anno, anche se in quel caso le tasse da pagare erano zero. Il provvedimento, del governo del conservatore Kyriakos Mitsotakis, prevede la durata dei benefici per dieci anni e la residenza nel Paese di almeno sei mesi e un giorno l’anno. Il 7% è lo stesso offerto agli stranieri che vogliono trasferirsi nel Meridione d’Italia, ma in questo caso bisogna scegliere Comuni con non più di 20mila abitanti: un modo per ripopolare una terra che ha bisogno di nuove spinte economiche. La Grecia del post Covid sta vivendo una situazione economica non delle più brillanti, ma le autorità europee sono molto fiduciose in quello che Mitsotakis e il governo di Nuova Democrazia possono fare per recuperare terreno, confrontato a ciò che rappresentava il governo di sinistra di Alexis Tsipras.
Questa manovra pro pensionati provenienti dai Paesi più ricchi – la Grecia non è solo una meta turistica molto amata dagli italiani, ma lo è ancora di più per tedeschi, inglesi, russi e nordici – è uno dei tasselli che Mitsotakis mette sul tavolo, dopo che sono stati sacrificati i porti, passati ai cinesi, e gli aeroporti delle isole, comprati dai tedeschi. Il turismo rappresenta la voce più forte del Pil ellenico, il 16%, mentre i visitatori stranieri sono circa 30 milioni l’anno. Per la Golden Visa, il maggior numero di richieste è stato di 3.800 nel 2019. Riuscirà la Grecia a superare il Portogallo in questa corsa ai paradisi fiscali per la terza età? In Portogallo il governo socialista di Antonio Costa ha votato un rialzo al 10% della tassazione per gli stranieri con la residenza fiscale, ma non in senso retroattivo. Gli italiani sono accorsi in massa: sono più di 3mila le famiglie che si sono trasferite soprattutto a Lisbona e in Algarve. "I vantaggi che abbiamo noi che siamo qui da più di un anno sono evidenti – dice uno di loro, Carlo Giacobbe –, ma anche con la tassa al 10% si può vivere bene, magari cambiando qualche parametro; ad esempio scegliere una casa in un luogo piacevole, ma non nel centro di Lisbona come ho fatto io".