Assalto a Capitol Hill, commissione: "Trump è responsabile"

Secondo il comitato della Camera dei rappresentanti l'ex presidente quel 6 gennaio incitò i rivoltosi ad assaltare il Congresso e in seguito scelse di non agire davanti alle violenze. "Ha tradito la Costituzione perché non ha difeso il Paese"

New York, 22 luglio 2022  - Donald Trump scelse di "non agire" quel 6 gennaio quando i suoi sostenitori presero d'assalto Capitol Hill, è la dura accusa di Bennie Thompson, il deputato democratico che presiede il comitato della Camera dei rappresentanti incaricato di indagare sull'assalto al Congresso. L'ex presidente repubblicano ha aperto le porte "al disordine e alla corruzione", ha affermato Bennie Thompson. Colpevole di non aver ascoltato i consiglieri e i figli, è rimasto davanti alla tv a guardare le violenze tramesse da Fox. Ha "tradito il suo giuramento alla Costituzione", "non ha difeso il Paese" e ha "abdicato i suoi obblighi".

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L'incursione a Capitol Hill degli ultras trumpiani
L'incursione a Capitol Hill degli ultras trumpiani

La commissione di inchiesta sull'assalto al Congresso ha ricostruito i 187 minuti dell'insurrezione, partendo dal comizio di Trump, dove l'ex presidente aizzò la folla a marciare su Capitol Hill, fino a quando postò il video su Twitter chiedendo ai suoi fan di andare a casa. Tutti i responsabili, anche alla Casa Bianca, dovranno "rispondere delle loro azioni di fronte ai tribunali", ha aggiunto Thompson: "Ci vorranno gravi conseguenze, altrimenti temo che la nostra democrazia non si riprenderà". 

La commissione d'inchiesta: "Responsabile dell'assalto a Capitol Hill"

L'ex consigliere legale della Casa Bianca, Pat Cipollone, ha confermato alla Commissione di aver detto "molto chiaramente" a Trump che doveva fare una "dichiarazione pubblica immediata e chiara invitando le persone a lasciare il Campidoglio". Ma "il presidente Trump si è rifiutato di agire a causa del suo desiderio egoistico di rimanere al potere", ha affermato la deputata democratica Elaine Luria. 

L'ex presidente quel giorno alle 14.24, inviò un tweet per dare del "codardo" al vice presidente Mike Pence per non aver voluto bloccare la certificazione dei risultati delle elezioni che vedevano Joe Biden trionfare, alimentando secondo lui la rivolta. Nelle due ore successive il tycon ha inviato altri due messaggi invitando la folla a "restare in pace". Infine, davanti al rischio di impeachment, ha girato un video per invitare i suoi sostenitori a "tornare a casa", ma non ha comunque rispettato il testo scritto dai suoi consiglieri, affermando "Conosco il vostro dolore", rivolto ai suoi fan, e rivendicando l'elezione "rubata". Chi indaga ha inoltre sottolineato che Trump mai, durante quei 187 minuti, ha alzato il telefono per "dare ordini o offrire aiuto" alla polizia o all'esercito, come mostrano i tabulati telefonici della presidenza.