Artemis 1, lancio riuscito: Orion in volo verso la Luna

Applausi al centro di controllo di Cape Canaveral: "Vi siete guadagnati un posto nella Storia". Molta tecnologia italiana: dai pannelli solari di Orion, al Modulo di servizio europeo, fino al piccolo satellite Argomoon

Kennedy Space Center, (Florida), 16 novembre 2022 - Alle 7:47 italiane il razzo SLS con Artemis 1 è stato lanciato con successo, destinazione l'orbita della Luna. "Vi siete guadagnati un posto nella Storia" ha detto il direttore di lancio della Nasa, Charlie Blackwell-Thompson, agli scienziati del centro di controllo di Cape Canaveral subito dopo il decollo del vettore. Infatti la missione senza equipaggio del programma Artemis, rappresenta un primo storico passo del ritorno dell'uomo sulla Luna.

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Artemis 1 procede il suo volo: ha lasciato l'orbita terrestre e si è inserito nella traiettoria verso l'orbita lunare sfruttando la spinta ricevuta dallo stadio superiore del razzo SLS. Bernardo Patti, responsabile dei programmi di Esplorazione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha spiegato: "È un momento importante perché il veicolo si è svincolato dalla Terra e si trova ora nella traiettoria finale che permetterà di arrivare nelle vicinanze della Luna e di fare altre manovre per l'ingresso nell'orbita lunare".

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Ma il lancio del vettore, il Space Launch System, come nei giorni precedenti, ha rischiato di fallire. Infatti l'orario previsto è stato ritardato di mezz'ora per un problema di una perdita di segnale da un sito radar, che ha richiesto "test per garantire la comunicazione e il tracciamento del razzo e del veicolo spaziale" ha spiegato la Nasa.

La missione, continuamente monitorata, sta procedendo senza intoppi. Dopo due minuti dal lancio, esaurita la loro spinta, i razzi a propellente solido (Solid Rocket Boosters), i più grandi di questo tipo, si sono separati e sono precipitati nell'oceano Atlantico. A questo punto anche il motore principale si è spento e lo stadio principale del razzo è caduto in mare. Di seguito Artemis 1 ha dispiegato i pannelli solari della capsula Orion e il successivo inserimento della capsula nell'orbita terrestre. 

I quattro pannelli solari di Orion, hanno quindi iniziato a caricare l'energia che servirà alla capsula per il viaggio fino all'orbita lunare. Orion è stata costruita dalla Lockheed Martin per la Nasa, il suo modulo di servizio Esm (European Service Module) è stato invece realizzato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Anche i pannelli solari sono stati costruiti in Italia, come altre parti altamente tecnologiche, grazie dalla collaborazione fra l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria. Come l'Esm, il Modulo di servizio europeo, che dovrà fornire elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua al veicolo. I pannelli fotovoltaici e le unità di controllo e distribuzione della potenza sono stati realizzati in Italia da Leonardo, mentre la Thales Alenia Space (joint venture Thales 67% e Leonardo 33%), ha curato la struttura e i sottosistemi critici del modulo, compresa la protezione dai micrometeoriti e il controllo termico. Tecnologia italiana anche nel piccolo satellite Argomoon, realizzato per l'Asi dall'azienda Argotec di Torino.