Martedì 15 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Gli Usa sospendono alcune forniture di armi e missili all’Ucraina. “Paura di restare senza scorte”. La Russia esulta

La decisione presa dal Pentagono è stata giustificata dal timore di finire le scorte di alcune munizioni. Preoccupazione di Kiev che ha convocato l’incaricato d’affari americano. Peskov: meno armi vengono fornite all'Ucraina, più vicina è la fine dell'operazione militare speciale"

Gli Usa sospendono alcune forniture di armi e missili all’Ucraina. “Paura di restare senza scorte”. La Russia esulta

Roma, 2 giugno 2025 – Per fare la guerra servono le armi, per vincerla, generalmente, occorrono equipaggiamenti (al netto delle strategie che possono fare la differenza) migliori rispetto a quelli del nemico. E se l’Ucraina finora ha retto l’urto delle forze armate russe lo si deve agli aiuti militari arrivati dall’Occidente: Europa e Usa in primis.

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I motivi

Un sostegno militare all’Ucraina che però, con l’arrivo di Trump, ha incominciato a vacillare. E ora gli Stati Uniti hanno interrotto alcune consegne di armi all'Ucraina, compresi i missili antiaerei. Lo ha dichiarato la Casa Bianca confermando notizie di stampa e dicendosi preoccupata per la diminuzione delle proprie scorte di munizioni. “Questa decisione è stata presa per mettere al primo posto gli interessi americani, a seguito di una revisione da parte del Dipartimento della Difesa dell'assistenza militare fornita dal nostro Paese ad altri Paesi in tutto il mondo”, ha dichiarato la vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly. Dunque il Pentagono non fornirà più alcuni tipi di armamento alle forze ucraine. Il motivo? La paura di rimanere senza scorte.

Kiev convoca l’incaricato d'affari americano

Una decisione che potrebbe cambiare (sicuramente condizionare) i destini del conflitto in Ucraina. Subito infatti si sono fatte sentire le reazioni. L'incaricato d'affari americano a Kiev è stato convocato al ministero degli Esteri. "Qualsiasi ritardo o rinvio" nelle consegne di armi statunitensi a Kiev "incoraggerebbe" la Russia a portare avanti la sua invasione, ha dichiarato il Ministero degli Esteri ucraino, dopo aver convocato l'incaricato d'affari. "La parte ucraina ha sottolineato che qualsiasi ritardo o rinvio nel sostegno alle capacità di difesa dell'Ucraina non farebbe altro che incoraggiare l'aggressore a continuare a condurre la guerra e il terrore, anziché cercare la pace", ha affermato il Ministero ucraino in una nota.

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La Russia esulta

“Esulta” invece la Russia (in un momento in cui lo sforzo bellico sta incrementando), ma lo fa in modo “delicato” sostenendo che la sospensione delle forniture di armi all'Ucraina avvicina la fine dell'operazione militare speciale (vittoria russa?), ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "A quanto ci risulta, la ragione di questa decisione sono i magazzini vuoti, la carenza di armi nei magazzini", ha detto Peskov ai giornalisti in risposta a una domanda sull'argomento. "In ogni caso, meno armi vengono fornite all'Ucraina, più vicina è la fine dell'operazione militare speciale", ha osservato. In precedenza, la Nbc aveva riferito, citando fonti, che gli Stati Uniti hanno rinviato la fornitura di diversi tipi di armi all'Ucraina, tra cui gli intercettori Patriot, i missili Hellfire, Stinger e AIM.

Il disimpegno Usa

Diversi analisti sottolineano, in ogni caso, comunque questa mossa degli Usa arrivi pochi giorni dalla telefonata fra Putin e Trump avvenuta nelle ore immediatamente precedenti all’attacco Usa all’Iran. Che la cautela russa in seguito all’attacco a Teheran (storico alleato del Cremlino) possa essere passata per garanzie di Trump di un disimpegno in Ucraina ora appare ancor più plausibile da parte di diversi analisti. C’è poi da considerare che gli Usa hanno incrementato il sostegno militare a Israele (secondo gli analisti spostando alcune forniture prima destinate all’Ucraina). Una circostanza che potrebbe aver inciso sulle forniture all’Ucraina.

Le parole di Zelensky

"L'Ucraina e gli Stati Uniti stanno attualmente chiarendo i dettagli della fornitura si aiuti militari alla difesa di Kiev, a tutti i livelli operativi, ma in particolare a quella aerea”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "oggi sono pervenuti i resoconti dei ministri della Difesa e degli Affari Esteri dell'Ucraina. In particolare, sulle relazioni con gli Stati Uniti d'America. Attualmente, a livello operativo tra Ucraina e Stati Uniti, si stanno definendo tutti i dettagli della fornitura di supporto alla difesa, inclusa la componente di difesa aerea. In un modo o nell'altro, dobbiamo garantire la protezione del nostro popolo".