Ucraina, spettro armi nucleari tattiche. Il piano russo e come risponderebbero gli Usa

Uno scenario altamente improbabile. Tra le ipotesi sottoposte a Putin c'è quella di colpire una base militare ucraina di Kryvyj Rih, la città natale del presidente Zelensky

Ucraina, timori per il nucleare tattico

Ucraina, timori per il nucleare tattico

Roma,  28 settembre 2023 -  Gli analisti occidentali ritengono improbabile che la Russia possa utilizzare una bomba atomica tattica, sia perché gli Stati Uniti hanno già fatto sapere alla controparte che questo innescherebbe una risposta convenzionale devastante da parte di Washington e porterebbe ad un isolamento totale, anche economico, della Russia, sia perché il suo uso non porterebbe (a differenza a quanto fece il Giappone nel 1945) ad una resa dell'Ucraina. Che, anzi, riceverebbe aerei, artiglieria pesante e carri armati dall'Occidente, e che potrebbe anche beneficiare di una no fly zone Nato. I russi dovrebbero quindi insistere, lanciare un secondo, un terzo, ordigno fino a che l'Ucraina non alzasse bandiera bianca. E uno scenario simile è ad altissimo rischio di escalation (dato che determinerebbe risposte americane convenzionali sempre più dure) verso una guerra nucleare totale. Sia le forze armate russe sia paesi come la Cina probabilmente non lo permetterebbero. 

Il piano

Ciononostante gli stati maggiori russi hanno messo in programma una pianificazione dell'uso di armi atomiche tattiche (sia lanciate da missili cruise, sia con bombe a gravità, con proiettili di artiglieria). La testata potrebbe essere di bassissima potenza (ma si tratta pur sempre di un ordigno nucleare, quindi una detonazione che avrebbe un effetto devastante oltre a causare contaminazione radioattiva per decine di chilometri), attorno a 0,3/0,6 Kt, massimo 1 kilotone (migliaia di tonnellate di TNT). Putin ha chiesto un obiettivo a relativamente limitati impatti in termini di morti civili - quindi una base militare ucraina - ma dal forte impatto simbolico. E l'idea che gli è stata proposta è colpire Kryvyj Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Qui i russi hanno identificato la base militare che sorge poco fuori dalla periferia sud est della città, e che ospita un grossa unità della riserva, la 5° brigata corazzata. Si tratta di una unità con tre battaglioni carri, tre di artiglieria, uno di artiglieri missilistica antiaerea  e una brigata meccanizzata e che utilizza anche carri T72 forniti dal governo della Polonia e veicoli da combattimento della fanteria YPR 765, versione olandese del AIFV americano, forniti dal governo dell'Olanda. Quindi simbolica anche perché usa aiuti militari occidentali.

Nel caso che si ritenesse troppo vicino a Kryvyi Rih (e quindi in grado di causare troppe vittime civili) una ipotesi alternativa è la base della 55° brigata di artiglieria che sorge molto più ad est, lungo la T432 non lontano da  Olexandropil, a circa 80 chilometri in linea d'aria da Krivy Rih. In questo caso siamo in aperta campagna e le vittime civili sarebbero molte di meno. Putin avrà di coraggio di spingersi fino al punto da ordinare un attacco nucleare varcando una linea mai varcata da nessuno dopo la seconda guerra mondiale? La logica porta ad escluderlo. Ma la logica è un criterio non più seguito rigidamente al Cremlino.