Aquarius in difficoltà per maltempo, Salvini: "Andrà in Spagna". Conte va da Macron

Il presidente francese ha assicurato di non voler offendere l'Italia. Salvini: "Bene il chiarimento". Nave in difficoltà per il maltempo. Papa Francesco: "E' una sfida umanitaria" Salvini: "Non decidono loro dove finire la crociera" L'Aquarius supera la Sardegna, rifornita di cibo e giocattoli Toninelli: "Europa svegliati e apri i porti"

Aquarius, i migranti salutano durante il trasferimento alla nave della Guardia costiera

Aquarius, i migranti salutano durante il trasferimento alla nave della Guardia costiera

Roma, 14 giugno 2018 - La tensione tra Italia e Francia sul caso Aquarius si sblocca nella notte, probabilmente grazie a una "lunga e cordiale telefonata" tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Risultato: il premier italiano domani sarà a Parigi, a pranzo da Macron ("Siamo tutti e due consapevoli che Italia e Francia lavorino fianco a fianco, anche con gli altri partner Ue", dice in serata). Intanto secondo quanto indicato da fonti governative di Madrid, l'Aquarius è attesa nel porto di Valencia in Spagna domenica. L'arrivo delle navi che trasportano i 629 migranti dovrebbe essere ritardato dalle cattive condizioni atmosferiche lungo il percorso dalle coste italiane a quelle spagnole. La nave ha dovuto cambiare rotta e proseguire lungo le coste della Sardegna per ripararsi dal maltempo. "Aquarius arriverà in Spagna. Mi sembra che una nave che porta a bordo sistematicamente 4,5,600 persone sia attrezzata" per il maltempo, ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, escludendo ogni cambio di rotta. "Ne hanno a bordo cento. Se avessero problemi con un quinto delle persone che di solito prendono a bordo - conclude Salvini - vuol dire che hanno problemi loro". Il vicepremier ha poi ribadito, ai cronisti che gli hanno chiesto, di nuovo, se la nave andrà in Spagna. "Certo. Non è che adesso possano anche decidere dove cominciare e dove finire la crociera".

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IL CASO E' CHIUSO - Ma le scuse francesi richieste dal governo giallo-verde sono arrivate? Non proprio, ma Palazzo Chigi in una nota spiega: "Macron e Conte hanno convenuto che, in vista del Consiglio Europeo di fine giugno, sono necessarie delle nuove iniziative da discutere insieme. Per evocare questi temi e i numerosi dossier di comune interesse, il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro Conte si incontreranno a Parigi venerdì per pranzo di lavoro seguito da una conferenza stampa". Quanto alle accuse di Parigi all'Italia, il comunicato dell'esecutivo spiega: "Il Presidente Macron ha sottolineato di non aver pronunciato alcuna espressione volta ad offendere l'Italia e il popolo italiano". E a metà mattina interviene in prima persona il premier italiano: "Il caso con la Francia ormai è chiuso ora occorre cambiare le regole di Dublino", dice Conte arrivando alla cerimonia per la presentazione del Rapporto annuale Anac. Abbassa i toni anche Matteo Salvini: "Scuse o non scuse, bado alla sostanza non alla forma. Bene il chiarimento con la Francia".

In una nota l'Eliseo sottolinea che Macron "ha ricordato di aver sempre difeso la necessità di una maggiore solidarietà europea con il popolo italiano". Inoltre, "l'Italia e la Francia devono approfondire la loro cooperazione bilaterale ed europea per condurre un'efficace politica di migrazione con i Paesi di origine e di transito, attraverso una migliore gestione comune delle frontiere europee e attraverso un meccanismo europeo di solidarietà nella gestione di rifugiati". In seguito Parigi ha fatto sapere di essere pronta ad accogliere quei migranti della nave Aquarius "che risponderanno ai criteri richiesti dalla concessione del diritto di asilo". La richiesta del diritto di asilo sarà esaminata dalla Spagna, che ha "accolto" la proposta francese.

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MOAVERO - "Tocca alla Francia vedere di riportare a toni più urbani le sue dichiarazioni sulla questione migranti - commenta il ministro degli Esteri Enzo Moavero - Per quanto riguarda invece le questioni di fondo dobbiamo discuterne nelle sedi europee". Perché "la questione migranti va affrontata dall'Europa, non possiamo avere un'Unione Europea latitante su una questione che riguarda tutti e non da oggi. L'Italia, nel corso di questi anni - ha aggiunto il ministro - ha fatto sempre il suo dovere e continuerà a farlo ma la questione va affrontata dall'Europa perché è una questione europea". 

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LA NAVE CAMBIA ROTTA - Intanto dalla nave carica di migranti arriva un preoccupante bollettino: "Meteo in peggioramento: onde alte 4 metri e vento a 35 nodi fino a giovedì. Molte persone sulla #Aquarius hanno mal di mare e vengono assistite", riporta in un tweet unito a un video, Sos Mediterranee. "E' un nuovo calvario per i 630 naufraghi - prosegue la Ong - dopo la #Libia, l'angoscia a bordo di barconi e 4 giorni trascorsi sul ponte di una nave".

Le condizioni del mare sono così cattive che il comandante della nave "Dattilo" della Guardia costiera italiana, che guida il convoglio, ha deciso di cambiare rotta, scrive su Twitter l'ong Sos Mediterranee. Aquarius ora "proseguirà lungo costa orientale #Sardegna per ripararsi da maltempo altrimenti insopportabile per persone a bordo, esauste, scioccate e con mal di mare". "La strada per Valencia è ancora lunga e difficoltosa", sottolinea Sos Mediterranee.

IL PAPA: SFIDA UMANITARIA - "Per far fronte e dare risposta al fenomeno della migrazione attuale, è necessario l'aiuto di tutta la Comunità internazionale, dal momento che esso ha una dimensione transnazionale, che supera le possibilità e i mezzi di molti Stati - sottolinea  Papa Francesco - Questa cooperazione internazionale è importante in tutte le tappe della migrazione, dal Paese di origine fino alla destinazione, come pure nel facilitare il ritorno e il transito. In ognuno di questi passaggi, il migrante è vulnerabile, si sente solo e isolato. Prendere coscienza di questo è di capitale importanza se si vuole dare una risposta concreta e degna a questa sfida umanitaria".

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MALTA - In tutto ciò il premier maltese Joseph Muscat ringrazia il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker per aver confermato che "Malta si è comportata secondo le regole del diritto internazionale" nel caso Aquarius e auspica che "le relazioni bilaterali con l'Italia saranno normalizzate, nonostante le dichiarazioni inaccettabili fatte dal ministro del governo in precedenza", come riporta su Twitter il governo di Malta.

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