Migranti, Aquarius tra Malta e Italia. Salvini: "Vada dove vuole, ma non da noi"

Respinta sia da Roma, sia dalla Valletta. Barcellona pronta ad accoglierla, ma Madrid dice no. Toninelli: "Ci pensi la Gran Bretagna". Nel frattempo, 10 tunisini rifiutano di essere soccorsi da Aquarius: portati a Lampedusa

Migranti soccorsi dalla nave Aquarius (Ansa)

Migranti soccorsi dalla nave Aquarius (Ansa)

Roma, 13 agosto 2018 - Si trova tra Malta e Italia la nave Aquarius, con i 141 migranti a bordo soccorsi in mare nei giorni scorsi. E non trova un porto in cui attraccare. Respinta sia da Roma sia da La Valletta. Che però oggi, intanto, ha salvato con una motovedetta maltese 114 persone che erano alla deriva su un barcone che affondava. "Siamo sempre più soli", denunciano le Ong 'Sos Mediterranee' e 'Medici Senza Frontiere'. L'Unione europea, intanto, dichiara di essere in contatto con "un numero di Stati membri" per la suddivisione dei migranti, peraltro senza precisare quanti sono questi stati e quali siano. Dalla Spagna, la città di Barcellona si dice pronta ad accogliere la nave, in contrasto con la posizione del governo centrale di Madrid che nel pomeriggio ha insistito negando l'approdo ad Aquarius e affermando che i porti spagnoli non sono i più sicuri, perché non sono i più vicini. E mentre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris invita la nave a fare rotta sul capoluogo campano, Parigi si defila, proprio come ha fatto il governo di Madrid: "Visto che la nave è attualmente tra l'Italia e Malta, i porti francesi non sono da i più vicini", ha precisato l'Eliseo, respingendo implicitamente l'ipotesi di proporre a Sos Mediterranee (che è francese) di attraccare in Francia. Aquarius perde un'altra sponda. L'amministrazione marittima di Gibilterra ha notificato ai proprietari della nave noleggiata un avviso di rimozione dal registro, a partire dal 20 agosto i permessi che consentono all'Aquarius di navigare battendo bandiera di Gibilterra saranno revocati perché, secondo le autorità, la nave si era iscritta come barca di ricerche, senza i requisiti di nave per operazioni di salvataggio. Per questo è improbabile che la nave attracchi nel porto inglese

IL CASO DEI 10 TUNISINI - Nel frattempo, giunge notizia che 10 tunisini in navigazione verso Lampedusa su una piccola barca in vetroresina hanno rifiutato di imbarcarsi su Aquarius, e sono stati prelevati in mattinata da una motovedetta della Guardia costiera italiana. La barchetta era stata localizzata ieri dalla nave - come riferiscono su Twitter le due ong - e quindi raggiunta da un gommone della Aquarius che ha "distribuito giubbotti di salvataggio, cibo e acqua in coordinamento con autorità marittime maltesi", si legge su Twitter, dove si aggiuge: "Abbiamo monitorato la situazione fino a quando le persone a bordo non sono state soccorse dalla Guardia Costiera italiana". Intanto, altra notizia della giornata, Malta ha salvato 114 migranti dopo averli trovati su una barca che affondava e li sta portando a La Valletta.

SALVINI E TONINELLI  - Tra i primi a ribadire il 'no' italiano alla nave della ong Sos Mediterranée è Matteo Salvini che in mattinata scrive su Twitter: "Nave ong Aquarius con altri 141 immigrati a bordo: proprietà tedesca, noleggiata da Ong francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra. Può andare dove vuole, non in Italia! Stop trafficanti di esseri umani e complici, #portichiusi e #cuoriaperti". 

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Sempre via Twitter, arriva la presa di posizione del ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli che invoca l'intervento della Gran Bretagna. "L'Ong Aquarius è stata coordinata dalla Guardia Costiera libica in area di loro responsabilità - scrive Toninelli -. La nave è ora in acque maltesi e batte bandiera di Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilità per la salvaguardia dei naufraghi". Sulla richiesta del ministro italiano non prende posizione Bruxelles: "Non sta alla Commissione Ue valutare. Si tratta di legge internazionale".

DE MAGISTRIS - Il caso della nave Aquarius riaccende la polemica tra il sindaco di Napoli De Magistris e Salvini. Con il primo che per la seconda volta interviene a favore dell'imbarcazione, come fece l'11 giugno scorso quando il leader della Lega dichiarò i porti italiani chiusi per l'imbarcazione di Sos Mediterranee. "Mentre in queste ore, fra un selfie in costume su una bella barca 'vacanziera' il ministro dell'Interno mostra i muscoli da bullo istituzionale, coperto da un governo che denota cinismo istituzionale sulla pelle dei più deboli, forse senza precedenti nella storia repubblicana - scrive de Magistris - e mentre la magistratura ancora cerca i circa 50 milioni che la Lega avrebbe sottratto agli italiani (evviva prima gli italiani), 141 migranti, tra cui molte donne e molti bambini, da giorni vagano in mezzo al mare perché i porti italiani per decisione del governo sono ancora chiusi. Noi ribadiamo con forza la nostra disponibilità ad accoglierli, in questa settimana di ferragosto, proprio quando molti governanti sono in vacanza. Noi siamo pronti sempre e sarò in prima fila ad abbracciarli nel porto di Napoli". Anzi, prosegue, "invito l'Aquarius ad avvicinarsi verso il nostro porto perché, qualora non li facessero sbarcare, saremmo noi stessi ad andarli a prendere in mezzo al mare, come è giusto che sia dinanzi a persone che stanno rischiando di morire perché c'è chi vuole mostrarsi forte coi deboli, solamente per puro calcolo di opportunismo politico". 

LE ONG - Le ong scelgono i social per denunciare la situazione. "La nave Aquarius -  scrivono su Twitter 'Sos Mediterranee' e 'Medici Senza Frontiere' - è 'sempre più sola' nel suo viaggio verso l'Europa". "Le autorità marittime di Malta e  Italia hanno informato la nave Aquarius che non concederanno un luogo sicuro di sbarco alle 141 persone a bordo", informa Medici senza Frontiere. Che spiega come all'ora di pranzo l'imbarcazione abbia raggiunto una posizione di standby esattamente tra Malta e l'Italia. "Restiamo in attesa di ulteriori indicazioni", aggiunge la ong. 

A bordo della Aquarius, ha spiegato un medico a bordo, David Beversluis, "ci sono e due donne incinte di circa 7 mesi e cinque bambini di 6 anni". I 141 migranti sono in condizioni stabili e dispongono di viveri e medicinali per due settimane, se necessario, in attesa di essere autorizzati a sbarcare in un porto sicuro. Non ci sono "casi gravi" al momento anche se ci sono "alcune persone debilitate e denuntrite". 

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