Venerdì 19 Aprile 2024

Immuni e i suoi fratelli, top e flop delle app anti Covid in Europa

In Francia solo in 2,2 milioni hanno scaricato il software di tracciamento dei contatti. In Irlanda il tasso di diffusione più alto. E si studia un'architettura comune a tutti i Paesi Ue

La app Immuni

La app Immuni

Roma, 9 ottobre 2020 - Un milione di nuovi download in una settimana. La app Immuni ha oltrepassato ieri i 7,7 milioni di utenti. Le notifiche inviate, da quando il software è entrato in funzione dal 15 giugno scorso, sono state 7,361: questo il numero di dispositivi che sono stati raggiunti dal temuto messaggino di essere entrati in contatto con una persona positiva al Coronavirus per più di 15 minuti. Le persone che hanno segnalato alla app di aver contratto il virus (non è infatti obbligatorio) sono state 419. L'obiettivo di 12 milioni di utenti (il 20% della popolazione), ritenuto dagli esperti di Oxford la soglia minima per rendere efficace il sistema di tracciamento dei contatti è ancora molto lontano, ma gli italiani, soprattutto da quando la curva dei contagi è tornata a salire, hanno iniziato a scaricare la app dagli store di Google e Apple. E nel resto d'Europa cosa succede?

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Francia

I nostri cugini, che nelle ultime settimane hanno visto schizzare il numero dei contagi, utilizzano la app StopCovid. I dati di diffusione sono disastrosi. Al 3 ottobre, risultavano appena 2,2 milioni di utenti attivi. Perfino il primo ministro, Jean Castex, ha dovuto ammettere in diretta televisiva qualche settimana fa di non aver ancora scaricato il software. Le notifiche inviate sono state solo 434, nonostante gli utenti che hanno denunciato la propria positività siano stati 6,512.

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Germania

Corona Warn-App è stata scaricata 18,7 milioni di volte. Il numero assoluto più alto in Europa, con una diffusione attorno al 22% della popolazione. Al 2 ottobre, ultimi dati disponibili, oltre 1,3 milioni di tedeschi hanno ricevuto il risultato del tampone direttamente sul proprio smartphone. Nelle ultime settimane, i difetti di programmazione della app, che non inviava alcuna notifica in caso di contatto con una persona risultata positiva al test, hanno decisamente rallentato il numero di download.

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Regno Unito

Nhs-Covid-19 è stata scaricata già oltre 12,5 milioni di volte dal 24 settembre. Anche in questo caso sono stati registrati diversi problemi, con notifiche di contatto con una persona positiva poi rivelatesi false. Il numero di download giornaliero, in seguito a questi piccoli contrattempi, ha comunque subito una flessione.

Belgio

Coronalert, che ha debuttato il 30 settembre, è stata scaricata sul 5% degli smartphone belgi. La app sfrutta la stessa architettura decentralizzata della tedesca Corona Warn-App.

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Spagna

Radar Covid è stata resa disponibile al download il 15 settembre in tutto il Paese. Alla fine del mese i dispositivi su cui è stata installata erano 4,6 milioni ovvero il 10% della popolazione.

Irlanda

Covid Tracker può vantare il più alto tasso di penetrazione. Scaricabile in 7 lingue, ha già convinto il 26% degli utenti irlandesi.

Unione europea

Il problema è che qualunque app si usi, quando si viaggia in un altro Stato occorre scaricarne un'altra e, soprattutto, in caso di positività, le notifiche rischiano di essere inefficaci. Per questo motivo sei Paesi (Italia, Germania, Danimarca, Repubblic Ceca, Irlanda e Lettonia) stanno studiando un'architettura comune che metta in comunicazione tutte le app di tracciamento dei contatti.

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