Martedì 23 Aprile 2024

Il malore di Angela Merkel: "Un disturbo raro che peggiora stando fermi"

Il neurologo Cortelli: "Potrebbe essere a sé stante, o una spia di una malattia degenerativa"

Il secondo malore della Merkel (EPA)

Il secondo malore della Merkel (EPA)

Bologna, 28 giugno 2019 - Pietro Cortelli, ordinario di Neurologia all’Università di Bologna e direttore scientifico dell’Istituto bolognese delle Scienze Neurologiche, per la seconda volta in pochi giorni Angela Merkel è stata colta da tremori in pubblico. Possono essere ricondotti a una semplice disidratazione?

"A mio parere la disidratazione c’entra ben poco. Parlare di una carenza di liquidi significa voler distogliere l’attenzione dal focus del problema. Ho visionato il filmato che mostra la cancelliera in difficoltà e, secondo la mia lunga esperienza clinica, si tratta di un tremore ortostatico".

Che cos’è?

"È un tipo raro di tremore che può essere primario o secondario ad altre cause. Il disturbo si attenua tipicamente quando la persona è in movimento, peggiorando in condizione di immobilità. Proprio come nel caso della cancelliera, costretta dal protocollo a rimanere ferma per diversi minuti".

Si sente di escludere una patologia neurologica?

"Assolutamente no, ma per stabilirlo con certezza bisognerebbe avere in mano i risultati di esami specifici. Il tremore ortostatico potrebbe essere la spia di una malattia neurodegenerativa all’esordio o rimanere per anni un problema a sè stante, da monitorare costantemente sotto il controllo di uno specialista".

Lo stress può avere un’incidenza?

"Sì, nel senso che il rilascio di adrenalina dovuto alla tensione potrebbe accentuare il tremore, che però di base è già presente".

La cancelliera compirà 65 anni il prossimo 17 luglio. Un’età a rischio?

"Purtroppo sì. Alcuni disturbi di tipo neurologico, tra cui il Parkinson, cominciano a manifestarsi proprio intorno a tale periodo".

Quali esami prescriverebbe alla Merkel se fosse una sua paziente?

"Dopo una visita neurologica le consiglierei di sottoporsi a una risonanza magnetica e a uno studio poligrafico, che permette di identificare i parametri utili a classificare il tremore sotto il profilo neurofisiologico".

Le terapie per il tremore ortostatico?

Si prescrivono farmaci sedativi che in genere non sono ben tollerati da pazienti ancora in attività lavorativa".