Giovedì 18 Aprile 2024

Angela Merkel come Miss Marple. La seconda vita è un giallo

Lo scrittore David Safier immagina la Cancelliera come l’eroina di Agatha Christie. Dopo l’addio alla politica, risolverà misteri e omicidi con l’aiuto del marito chimico

A sinistra, Angela Merkel, 66 anni, col marito Joachim Sauer, 71 anni

A sinistra, Angela Merkel, 66 anni, col marito Joachim Sauer, 71 anni

Frau Angela come Miss Marple, l’anziana signora inglese, detective per vincere la noia, creata da Agatha Christie? La Cancelliera ha annunciato di voler andare in pensione, dopo 16 anni ne ha abbastanza, e non si candida alle prossime elezioni del 26 settembre, anche se è sempre la più amata tra i politici tedeschi. A luglio compirà 67 anni, e vuole godersi la vita accanto al marito Joachim Sauer, ex professore di chimica e fisica.

Ma presto si annoierà, prevede David Safier, nel romanzo Miss Merkel in uscita il 23 marzo (Kindler Verlag, 16 euro). Un best seller annunciato, i libri di Safier, 55 anni, entrano sempre in classifica. In tutto ha venduto oltre cinque milioni di copie.

Frau Merkel potrebbe scrivere le memorie, come tutti i colleghi quando si ritirano o vengono cacciati via, da Tony Blair a Obama. Le vendono, certo, ma chi le legge? Non pensa di rovinarsi la vita a Bruxelles per guidare l’Ue, meno potente della sua Deutschland, né di andare in giro a tenere conferenze ben pagate. Nel libro, Safier si immagina che Frau Angela passerà il tempo risolvendo misteriosi delitti, aiutata dal marito con il suo talento da scienziato, e protetta da Mike, l’ex guardia del corpo.

Miss Marple vive nella campagna inglese, è alta e impicciona, secondo la Christie dovrebbe avere circa 65 anni, più giovane di Frau Merkel dunque, ma erano altri tempi. Impersonata sullo schermo da Margaret Rutheford, appare come una vecchia signora, dai capelli bianchi. In copertina, l’ex donna più potente al fondo (secondo la rivista Forbes), la signora d’Europa, appare con il berretto di Sherlock Holmes, la lente d’ingrandimento in mano, davanti a un carlino, il cane preferito dalla Regina Elisabetta. L’Uckermark è la regione dove il padre, pastore luterano, la portò o deportò, a pochi mesi, dalla natia Amburgo. Dalla ricca città anseatica in una delle zone più povere della Ddr per convertire i rossi. Era un folle o una spia, secondo la Stasi, il servizio segreto del regime. La piccola Angela imparò a leggere e a scrivere a Templin, 16mila abitanti, a un centinaio di chilometri a nord di Berlino. A scuola le facevano domande sul papà – "Che dice? Che pensa?" – la futura Cancelliera imparò a eludere gli Spionen.

Quando arrivò all’università, e la Stasi la volle arruolare, rispose: "Non vi conviene, come spia chiacchiero troppo". Ma l’arte del pettegolezzo serve a Miss Marple e ad Angela in pensione. L’Uckermark è povero, ieri come oggi dopo la riunificazione, e molto bello, ricco di foreste e di laghi. La Merkel è rimasta affezionata ai luoghi dell’infanzia, tanto da comprarsi, una ventina d’anni fa, una dacia, dove Safier immagina che si ritiri a vivere lasciando la metropoli.

Si trova in una radura poco romantica, a una ventina di chilometri da Templin: è un cubo di cemento uguale alla villette vicine, una ventina. L’ho individuata con un amico tedesco perché c’era un’auto della polizia innanzi al giardinetto. Per 40mila euro, ho scoperto su internet, ne avrei potuta comprare una, e diventare vicino di casa di Frau Merkel.

Nel romanzo, che si svolge nell’estate del 2022, il barone Philipp von Baugenwitz viene trovato morto in una prigione del suo castello, con indosso un’armatura da cavaliere medioevale. Castello, Schloss, alla francese, cioè una austera e imponente villa, come quella da queste parti di Hermann Göring, che vi accoglieva gli ospiti stranieri. Oggi è un albergo, con sauna e piscina.

E nell’Uckermarki venivano in vacanza i potenti della Nomenklatura rossa, per andare a caccia o intrattenere le amanti. Se la prima indagine di Miss Merkel sarà un successo, l’autore avrà facili spunti per nuovi misteri da nazismo e comunismo. Da non trascurare un perfido particolare: il cagnolino di Angela in pensione si chiama Putin. E la Cancelliera non ha mai nascosto di detestare i cani.