Americano fermato, i social Usa: "Hanno fatto bene a bendarlo"

Il caso del carabiniere ucciso, cautela del Dipartimento di Stato: diamo assistenza consolare. No comment sulla foto choc

(foto Ansa)

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Washington, 30 luglio 2019 - Il Dipartimento di Stato Usa mantiene una linea di massimo riserbo sulla vicenda dei due giovani americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. "Siamo a conoscenza di queste notizie", si limita a rispondere un portavoce, in merito alla foto di uno dei due arrestati bendato e alla possibilità di chiedere che i due siano processati negli Usa. "Quando un cittadino Usa è detenuto all’estero, il dipartimento lavora per fornire l’appropriata assistenza consolare. Per motivi di privacy, non possiamo commentare ulteriormente", ha aggiunto. Un diplomatico del consolato avrebbe visitato in cella i detenuti.

Il padre di Finnegan Lee Elder ha definito suo figlio "un bravo ragazzo". Parlando con la Cnn, Ethan Elder ha definito il caso in cui è coinvolto il figlio "una situazione precaria". Ha poi espresso il desiderio che la gente sappia che "è un bravo ragazzo». E, sul caso della foto di Lee Elder bendato in caserma, gli utenti Usa dei social si schierano contro i loro connazionali. "I loro genitori saranno orgogliosi: hanno cercato cocaina, rubato allo spacciatore, tentato di estorcere denaro e altre droghe e poi ammesso di aver ucciso. E la gente è in subbuglio per una benda?!": dice Calandra Sheen, studentessa di Diritto internazionale, sulla pagina Facebook della Cnn. È il commento che ha ottenuto più ‘mi piace’: 3.163.

E a guardare anche gli altri commenti sembra essere questa la valutazione generale degli americani: gli scandalizzati per la foto del giovane ammanettato dietro la schiena e bendato sono una sparuta minoranza. Diane Bochan, che ha raccolto 1.486 ‘like’: "Hanno ucciso un militare, dovremmo sentirci male perché ha gli occhi bendati? Fai un break, lascialo marcire in prigione. Preghiere per gli ufficiali". E Kevin: "Se pensi che sia scioccante, aspetta di scoprire cosa fanno i nostri poliziotti...".