Martedì 23 Aprile 2024

Alluvioni in Giappone, almeno 112 morti. Il premier Conte offre aiuti

Inondazioni e frane a Hiroshima, Okayama, Kyoto e in altre regioni. Il Paese è in ginocchio: stop alla produzione di auto

Inondazioni e frane in Giappone, morti e feriti (Ansa)

Inondazioni e frane in Giappone, morti e feriti (Ansa)

Hiroshima, 9 luglio 2018 - Sta assumendo le proporzioni di una catastrofe per il Giappone il bilancio alluvioni che stanno devastando la zona occidentale, nella regione del Kansai e del Kyushu. Il numero dei morti è salito tragicamente a 112. Secondo l'ultimo bollettino delle autorità nipponiche, oltre alle vittime accertate altri 3 individui sono in condizioni critiche e i dispersi superano quota 80. La prefettura di Hiroshima è l'area che ha riportato le conseguenze peggiori, con 44 persone morte.

Sebbene si sia verificata un'interruzione delle precipitazioni nelle ultime ore, l'Agenzia meteorologica nazionale ha avvertito del rischio di nuove frane e smottamenti. Il governo ha mobilitato 73mila uomini per le operazioni di soccorso, assicurando il supporto finanziario a tutte le municipalità devastate dalle intemperie. Secondo le autorità locali il conteggio delle vittime è soggetto ad aumentare di ora in ora, e una stima verosimile dei danni non può essere ancora formulata. Il numero complessivo dei morti causati dal maltempo in Giappone, da giovedì a oggi, è il più grave degli ultimi decenni, e include i disastri generati dai potenti tifoni che si abbattono sul Paese con regolarità durante la stagione delle piogge. 

IL TWEET DI CONTE - "Profonda solidarietà al primo ministro Shinzo Abe e al popolo giapponese, impegnati in queste ore contro piogge torrenziali che funestano il Paese", scrive Giuseppe Conte su Twitter. "Cordoglio per le vittime e i dispersi, Italia è al fianco del Giappone ed è pronta a prestare tutto l'aiuto necessario".

LA PREGHIERA DEL PAPA - "Profondamente addolorato per la notizia della perdita di vite umane e delle ferite causate dalle gravi inondazioni in seguito alle forti piogge in Giappone, Sua Santità Papa Francesco esprime una sincera solidarietà a tutte le persone colpite da questa tragedia": è il testo del telegramma di cordoglio per le vittime dei nubifragi che hanno colpito il Giappone, inviato alle Autorità ecclesiastiche locali dal Cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. "Sua Santità - prosegue il telegramma - prega specialmente per il riposo dei defunti, la guarigione dei feriti e la consolazione di tutti quelli che soffrono. Allo stesso modo, il Santo Padre offre incoraggiamento alle autorità civili e a tutte le persone coinvolte nelle attività di ricerca e soccorso in quanto assistono le vittime di questo disastro. Su tutto, Egli volentieri invoca abbondanti benedizioni".

STOP PRODUZIONE AUTO  - Il Paese è in ginocchio,  le forti piogge torrenziali hanno costretto diverse aziende del settore auto a sospendere le produzione. I dirigenti della Daihatsu hanno deciso lo stop nelle catene di assemblaggio dei veicoli in quattro prefetture - incluse quelle di Kyoto e Osaka - a causa delle difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio. Decisione analoga presa dalla Mazda, almeno fino a martedì, negli stabilimenti delle prefetture di Hiroshima e Yamaguchi. I costruttori auto tengono in considerazione le problematicità per i dipendenti nel raggiungere il posto di lavoro, dal momento che le allhanno interrotto numerose arterie stradali e ferroviarie. L'ultimo bollettino delle 9:30 di lunedì della protezione civile parlava di 90 morti, 3 persone in condizioni critiche e almeno 58 dispersi.

image

ALLARME FRANE - Le intense piogge hanno causato inondazioni e frane a Hiroshima, Okayama, Kyoto e in altre regioni, dove le autorità hanno ordinato l'evacuazione a oltre 1,9 milioni di persone. Ieri l'allerta per nuove frane, e slavine, era stata data dall'agenzia Meteorologica Giapponese, ma non è servita, e il bilancio delle vittime e dei danni provocati dalle forti piogge sembra destinato a salire, visto anche l'alto numero di dispersi. Il premier Shinzo Abe ha annullato il previsto viaggio in Francia, Belgio, Arabia Saudita ed Egitto, per restare alla guida dei soccorsi.