Allarme uova contaminate, consumo vietato a Parigi e in 410 comuni. Cosa sta succedendo: i rischi

La comunicazione è stata diramata dall’Agenzia sanitaria regionale per la presenza di sostanze tossiche

Analisi sulle uova (Ansa)
Analisi sulle uova (Ansa)

Parigi, 20 novembre 2023 – Evitare di mangiare le uova a Parigi e 410 comuni della regione parigina dell’Ile de France. Non tutte le uova, solo alcune. Perché? Cosa sta succedendo? E quali sono i rischi?

Uova vietate

A Parigi e in 410 comuni dell'hinterland parigino è vietato consumare uova prodotte da allevamenti domestici di galline per l'alta concentrazione di sostanze inquinanti e tossiche, dannose alla salute umana.

L’allarme dell’Agenzia sanitaria

Lo riferisce il quotidiano 'Le Parisien' rilanciando l'allarme sulla qualità delle uova nell'Ile de France diramato dall'Agenzia sanitaria regionale (Ars), rendendo note le conclusioni di uno studio approfondito.

La contaminazione

Le analisi della materia prima hanno individuato una "contaminazione generalizzata" con "inquinanti organici persistenti nei terreni e nelle uova di galline da allevamenti domestici" sia a Parigi che nei dipartimenti dell'hinterland.

L’inceneritore e le sostanze nocive

Un inquinamento per il quale si punta il dito verso l'inceneritore di rifiuti di Ivry-sur-Seine. "Si tratta di diossine, furani, policlorobifenili e perfluoroalchiliche (Pfas)", recita il comunicato dell'Agenzia sanitaria regionale.

I rischi per la salute

In effetti, il consumo regolare, "più volte alla settimana e per diversi anni", di uova prodotte nei pollai domestici comporta "una sovraesposizione agli agenti inquinanti rispetto alla popolazione generale e quindi un aumento del rischio di sviluppare effetti sulla salute", sottolinea l'istituzione competente.

Anche fuori Parigi

Le restrizioni riguardano l'agglomerato di Parigi, ossia 410 comuni, di cui Parigi, l'insieme delle città di Seine-Saint-Denis, Hauts-de-Seine, Val-de-Marne, alcuni comuni di Seine-et-Marne, Yvelines, d'Essonne e Val-d 'Oise.

Gli effetti

Lo scorso aprile, lo stesso provvedimento riguardava più comuni, pertanto la situazione starebbe migliorando. Gli inquinanti rilevati hanno in particolare "un potenziale effetto di disturbo endocrino che può provocare malattie croniche e agire sullo sviluppo delle funzioni riproduttive e immunitarie".

Le categorie più esposte

Bambini, donne incinte e quelle che allattano sono particolarmente esposti al rischio sanitario, ma la raccomandazione riguarda comunque l'intera popolazione dei 410 comuni interessati. Il consumo di uova provenienti da pollai domestici meno di una volta alla settimana resta "possibile ma particolarmente sconsigliato" per queste tre categorie di popolazione.