Iran, Alessia Piperno nel carcere di Evin: bilancio morti dell'incendio sale a 8

L'autorità giudiziaria iraniana afferma che tutti detenuti che hanno perso la vita erano stati condannati per furto. La Farnesina ieri aveva comunicato che l'italana detenuta nel penitenziario sta bene

L'incendio nel carcere Evin di Teheran

L'incendio nel carcere Evin di Teheran

Roma, 17 ottobre 2022 - È salito a 8 il bilancio dei morti dell'incendio divampato venerdì sera nel carcere iraniano di Evin a Teheran, dove è si trova l'italiana Alessia Piperno. La ragazza è stata fermata lo scorso 28 settembre con l'accusa di aver partecipato alle manifestazioni contro il regime. Ieri la Farnesina, in contatto con l'ambasciata italiana a Teheran e con le autorità iraniane, ha fatto sapere che Alessia sta bene.

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Il precedente bilancio dell'incendio e degli scontri avvenuti nel penitenziario era di 4 morti e 61 feriti. Tutti i detenuti che hanno perso la vita erano stati condannati per furto, ha precisato l'autorità giudiziaria iraniana sul suo sito Mizan Online.

Intanto continua a salire la tensione diplomatica fra Ue-Stati Uniti e Iran. "C'è un pacchetto di sanzioni sul tavolo per sostenere le coraggiose donne iraniane e i dimostranti. Spero che i ministri approvino questo pacchetto", ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che gli Stati Uniti sono lieti di vedere" problemi e insicurezza" nel Paese. Raisi ha commentato il le azioni di sostegno dell'Occidente ricevute dai manifestanti che da un mese metto in atto proteste in varie città del Paese, proteste culminate con la morte della 22enne Mahsa Amini in seguito all'arresto perché non portava il velo in modo corretto. "I nemici hanno cercato di gettare benzina sul fuoco del malcontento nella società iraniana", ha detto il presidente ultraconservatore, definendo gli Stati Uniti "il grande male" e sostenendo che gli Usa si arrabbiano quando vedono sviluppo e innovazione in Iran.