Alec Baldwin, la polizia: gli avevano detto che la pistola era sicura

L'arma da set aveva già sparato. L'attore alla commemorazione per la Hutchins al fianco del marito. Il regista ferito: distrutto dalla sua morte

Il luogo dell'incidente. Nel riquadro la responsabile delle armi e Alec Baldwin (Ansa)

Il luogo dell'incidente. Nel riquadro la responsabile delle armi e Alec Baldwin (Ansa)

Roma, 23 otrtobre 2021 - "Cold gun". Ovvero "la pistola è scarica". Il grido sul set dell'assistente alla regia, David Halls, scagiona Alec Baldwin dalla responsabilità nel tragico incidente costato la vita al direttore della fotografia Halyna Hutchins durante le riprese di Rust in un ranch di Santa Fe. Secondo quanto rivelano i primi documenti sull’indagine diffusi dai media americani, l'assistente aveva indicato all'attore che l'arma fosse sicura. Sempre secondo gli investigatori, anche l'assistente alla regia non sapeva che l'arma avesse un proiettile vero prima di consegnarla a Baldwin. Nei guai, la responsabile del controllo armi sul set, una giovane di vent'anni al primo incarico, Hannah Gutierrez Reed. La pistola di scena conteneva un solo colpo, che ha ucciso la Hutchins e ferito di striscio il regista Joel Souza.

"Baldwin ha violato le norme di sicurezza sui set"

"Non ci sono parole per esprimere il mio shock e la mia tristezza per questo tragico incidente - è quanto ha dichiarato Boldwin subito dopo l'accaduto -, sto pienamente collaborando con gli inquirenti per capire come sia stato possibile". E mentre continuano le indagini, l'attore, ancora sotto choc, venerdì sera ha partecipato a Santa Fe, in California, alla commemorazione privata per la donna, alla presenza del marito di lei, Matthew, e del figlio di 9 anni. 

"Adetto alle armi era al primo incarico"

La responsabile del controllo armi sul set di Santa Fe, luogo della tragedia in cui è rimasto coinvolto Alec Baldwin, era una giovane di vent'anni al primo incarico, Hannah Gutierrez Reed. Lo ha rivelato la Bbc, dopo aver ottenuto un documento che mostra i membri della troupe che erano previsti sul set quel giorno. Il particolare che la Reed fosse al primo incarico è stato reso noto dal Los Angeles Times. 

Le indagini

Secondo gli investigatori, nemmeno l’assistente alla regia, David Halls, sapeva che l’arma avesse proiettili veri prima di consegnarla a Baldwin. Solo le indagini hanno poi dimostrato che l’arma conteneva proiettili a salve, oltre a un proiettile vero. L’assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin urlando "cold gun" (letteralemente 'pistola fredda', ovvero priva di munizioni), il che significava che l’arma non avesse proiettili veri. A quel punto, l’attore ha colpito il direttore della fotografia Halyna Hutchins al petto, uccidendola. Mentre il regista Joel Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto ferito. 

Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria, a cominciare da quelli di Baldwin. L’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha affermato che l’indagine ‘rimane aperta’ e che non sono state presentate accuse.

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Tensioni sul set

Secondo il Los Angeles Times e altri media, diversi membri della troupe hanno abbandonato la produzione a causa di preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza, comprese le procedure di sicurezza delle armi, e sui protocolli Covid non seguiti prima delle riprese. Ma in una nota la casa di produzione, Rust, ha sottolineato che “la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità. Ed anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta”. 

E già poche ore prima che Balwin sparasse a Hutchins, parte della troupe cinematografica aveva lasciato il set per protestare contro le condizioni di lavoro. I tecnici erano esasperati per gli orari eccessivi, i lunghi viaggi per raggiungere il set e i pagamenti arretrati. Un membro della squadra dei cameraman ha anche sporto denuncia per il mancato rispetto dei protocolli di sicurezza. 

Il marito della vittima

"Ho parlato con Baldwin e mi è stato di grande sostegno". Lo ha detto al Daily Mail Matthew Hutchins, il marito di Halyna. Il vedovo, un avvocato, ha detto di non volere ancora commentare i dettagli della vicenda ma di stare preparando una dichiarazione che posterà nelle prossime ore sul suo profilo twitter. Alina e Matthew Hutchins erano sposati da 16 anni. "Il mio intento - ha detto Hutchins - è scrivere alcune cose della sua vita e della situazione che ritengo più importanti. Ho intenzione di pubblicarlo sul mio profilo Twitter non appena avrò l’opportunità". E ha aggiunto: "Una cosa che stiamo cercando di fare è organizzare un memoriale con l’Afi, l’American Film Institute", spiegando che "ci saranno maggiori dettagli nella dichiarazione".

Il regista

Il regista Joel Souza, ferito sul set dall'attore Alec Baldwin nell'incidente che ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, ha per la prima volta commentato l'accaduto: "Sono distrutto dalla perdita della mia amica e collega Halyna", si legge nel comunicato del regista, ferito alla spalla e dimesso dall'ospedale. "Era gentile, di talento incredibile, e mi spronava sempre per il meglio", ha aggiunto ricordando la sua direttrice della fotografia. "I miei piensieri vanno alla sua famiglia in questo momento difficile", ha concluso Souza, "sono grato per l'effusione di affetto che ho ricevuto dalla comunità di registi, dalla gente di Santa Fe e dalle centinaia di sconosciuti che mi hanno contattato... Sicuramente aiuterà la mia guarigione".