Alec Baldwin, sparo sul set: la famiglia della vittima fa causa. "Condotta sconsiderata"

I parenti di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia uccisa da un colpo sparato dall'attore durante le riprese di 'Rust', accusano lui e la produzione di omicidio colposo

New York, 15 febbraio 2022 - Ancora guai per Alec Baldwin, dopo la tragedia sul set del fim 'Rust'. Una causa per omicidio colposo è stata intentata dalla famiglia di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia uccisa da un colpo sparato dall'attore, contro lo stesso Baldwin e contro i produttori. Secondo l'avvocato gli Hutchins, Brian Panish, le motivazioni della causa sono "la condotta sconsiderata e il risparmio sui costi di produzione" da parte di Baldwin e degli altri produttori del film. 

La direttrice di fotografia Halyna Hutchins uccisa da Baldwin (Ansa)
La direttrice di fotografia Halyna Hutchins uccisa da Baldwin (Ansa)

Per Baldwin si tratta della terza causa, dopo il dramma dello scorso 21 ottobre. La prima causa l'aveva intentata il capo elettricista Serge Svetnoy, lo scorso 11 novembre, per aver subito un "grave disagio emotivo" perché mancato di poco dal proiettile sparato dalla pistola di scena. La seconda è stata mossa da Mamie Mitchell, la responsabile della sceneggiatura, rimasta ferita nell'incidente.

Alec Baldwin, attore, produttore e materialmente colui che ha sparato e ucciso, si è sempre dichiarato innocente affermando non aver idea di come un proiettile vero sia finito in canna: "Non avrebbe nemmeno dovuto essere sul set", ha ribadito a dicembre in un'intervista. Aggiungendo: "Qualcuno è responsabile per ciò che è successo, ma so di non essere io".

Alec Baldwin: "Non sono responsabile"