Giovedì 25 Aprile 2024

E' morto Alberto Alesina, l'economista di Harvard che teorizzò l'austerità espansiva

Aveva 63 anni, si è spento mentre passeggiava in montagna, probabilmente per un arresto cardiaco

L'economista Alberto Alesina

L'economista Alberto Alesina

Roma, 24 maggio 2020 - È morto negli Stati Uniti Alberto Alesina, economista e docente dell'Università di Harvard. Si è spento improvvisamente a 63 anni, sembra per un attacco cardiaco mentre passeggiava in montagna negli Stati Uniti, sua patria adottiva. Lo ha reso noto in un tweet l'economista David Wessel, direttore del Centro Hutchin sulla politica fiscale e monetaria, il quale precisa nel suo messaggio di avere appreso la notizia da un altro economista David Cutler. La morte di Alesina è stata confermata dall'Istituto Bruno Leoni, che su Twitter sottolinea: era "un grande economista". 

Chi era Alesina

Noto e seguito in Italia soprattutto per i suoi editoriali a quattro mani con Francesco Giavazzi, Alberto Alesina era stato uno dei primi laureati del Des, quel corso di Discipline Economiche e Sociali nato nel 1974 che ha reso famosa l'Università Bocconi nel mondo intero.  Nato a Broni (Pavia) il 29 aprile del 1957, era professore di Economia Politica all'Università di Harvard ma continuava a collaborare anche con l'ateneo milanese di via Sarfatti.  Il libro scritto a sei mani con Giavazzi e Carlo Favero, "Austerità, quando funziona e quando no", pubblicato l'anno scorso da Rizzoli, ha da poco ottenuto il premio Hayek, intitolato all'economista liberale premio Nobel nel 1974, l'austriaco-britannico Friedrich August von Hayek. 

L'Austerità espansiva

Nel 2009, insieme a Silvia Ardagna, Alesina ha pubblicato "Large Changes in Fiscal Policy: Taxes Versus Spending", un lavoro accademico molto citato, e molto influente, con cui gli autori intendevano mostrare come misure di austerità e di rigore non danneggino le economie, ma, anzi, al contrario, aiutino la ripresa economica (cosiddetta "austerità espansiva"). 

Ha più recentemente scritto, assieme ad Andrea Ichino, un articolo che ha fatto scalpore per la proposta di tassare le donne in modo minore rispetto agli uomini (Gender Based Taxation). Questo provvedimento non avrebbe costi sulle casse dello stato e - secondo gli autori - dovrebbe contribuire al raggiungimento delle pari opportunità tra uomo e donna.