Sabato 20 Aprile 2024

Al Bano nella black list dell'Ucraina. La replica del cantante

Kiev: "Minaccia la sicurezza nazionale". Lui commenta: "Mai fatto politica, ma se Putin è bravo lo dico"

Al Bano (LaPresse)

Al Bano (LaPresse)

Kiev, 11 marzo 2019 - Al Bano nel mirino dell'Ucraina. Il ministero della Cultura di Kiev ha inserito il cantante Albano Carrisi nella lista degli individui che considera una minaccia alla sicurezza nazionale. Così riferisce l'agenzia Interfax. La lista nera dell'Ucraina è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale di Kiev, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. Al momento nella 'black list' ci sono 147 persone. 

La lista pubblicata sul sito del Ministero della Cultura ucraino. In rosso Al Bano
La lista pubblicata sul sito del Ministero della Cultura ucraino. In rosso Al Bano

LA REPLICA DI AL BANO - "Io una minaccia per la sicurezza dell'Ucraina? Ma figuriamoci: sono una persona normale, mai fatto politica", ha commentato Al Bano, replicando poi alle sue "simpatie" nei confronti del presidente russo Vladimir Putin: "Se qualcuno merita di essere nominato in positivo io lo faccio, ma non ho mai fatto nessuna dichiarazione contro l'Ucraina. Io porto canzoni di pace e non di guerra - ha aggiunto il cantante pugliese -. Non a caso il brano 'Libertà' è stato inserito tra quelli di maggior successo in Ucraina". E sui viaggi in Russia? "Ci vado perché mi chiamano per cantare, come è normale", ha dichiarato Al Bano. 

COSA AVEVA DETTO SULLA RUSSIA - Al Bano e Romina Power negli anni Ottanta e Novanta erano famosi anche in Unione Sovietica. Circa cinque anni fa il cantante pugliese si era schierato contro le sanzioni alla Russia e aveva apertamente difeso il presidente Vladimir Putin, dicendo: "Si dimentica cosa era la Russia e com'è cambiata. Da uomo libero voglio dire che ho visto questo cambiamento. Poi di certo se vuoi mantenere il potere, ogni tanto devi avere pugno di ferro in guanto di velluto. Putin - aveva aggiunto - ha fermato la guerra in Siria, quando il buon Obama aveva deciso di attaccarla". Così aveva dichiarato il cantante pugliese dopo essersi esibito sul palco del Crocus City Hall a Mosca, per il concerto "Felicità italiana".