New York, 10 dicembre 2020 - Debutto da record per Airbnb, che ha chiuso la sua prima seduta al Nasdaq con un balzo del 111% a 144 dollari, più del doppio rispetto ai 68 dollari fissati prima dell'Ipo. In alcuni momenti della seduta il titolo ha raggiunto guadagni del 140%, per poi ripiegare sul finale. Airbnb ha venduto circa 52 milioni di azioni mercoledì prima dell'Ipo - vendute tra i 90 e i 95 dollari - raccogliendo 3,5 miliardi di dollari nella sua offerta pubblica iniziale.
La valutazione della società adesso supera i 100 miliardi di dollari.
Gli effetti della pandemia da Covid
Il colosso degli affitti brevi, fondato nel 2007, ha subito pesantemente gli effetti della pandemia da Covid-19, che ha messo un freno ai viaggi nazionali e internazionali. Le prenotazioni sulla piattaforma sono crollate fino al 75% durante il periodo più cupo della crisi pandemica, costringendo la società a operare un profondo taglio di costi e riducendo il personale del 25% lo scorso maggio. Poi, in estate, una lenta ma decisa ripresa degli affari con i primi spostamenti consentiti. Airbnb ha cominciato a puntare sugli affitti di appartamenti nelle zone rurali e di mare vicino le grandi città, puntando soprattutto sul fenomeno smart working che ha interessato molti lavoratori.
Oltre 4 milioni di host
Secondo i dati aggiornati al 30 settembre, Airbnb ha più di 4 milioni di 'host', persone che mettono in affitto una loro proprietà, in tutto il mondo. L'86% di questi è al di fuori degli Stati Uniti, per un totale di 7,4 milioni di annunci. La società stima che il mercato potenziale per i suoi servizi sia di 3,4 trilioni di dollari, di cui 1,8 trilioni per i soggiorni a breve termine, 210 miliardi di dollari per i soggiorni a lungo termine e 1,4 trilioni di dollari per esperienze di viaggio.