Venerdì 11 Luglio 2025
COSIMO ROSSI
Esteri

G7, l’agenda di Meloni. Gli incontri con gli europei, il colloquio con Trump in programma

La premier cercherà di imporsi come mediatrice tra Washington e Teheran. Obiettivo la de-escalation. Roma fu già sede degli accordi sul nucleare iraniano

G7, l’agenda di Meloni. Gli incontri con gli europei, il colloquio con Trump in programma

Roma, 15 giugno 2025 – “Lasciare che sia la diplomazia a parlare, non le armi”. Questa la posizione che la premier Giorgia Meloni cerca di sostenere e soprattutto di tessere al G7 canadese di Kananaskis, la cui agenda è stata stravolta dall’escalation militare tra Israele e Iran. La presidente del Consiglio cerca di ritagliarsi l’ambito ruolo di mediatrice tra Usa e Iran per favorire una de-esclation del conflitto. Roma, del resto, è già stata sede di colloqui sul nucleare iraniano. Anche se non è detto che l’ammirazione del presidente Donald Trump basti a ottenere il riconoscimento di una capacità diplomatica che al momento l’Europa e l’Italia non sembrano in grado di svolgere nemmeno sul fronte ucraino e di Gaza.

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Oggi la premier ha incontrato il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Keir Starmer per cercare di unificare le voci europee. Potrebbe esserci anche in incontro col presidente francese Emmanuel Macron o fra europei. Domani Meloni dovrebbe vedere Trump, non è ancora chiaro se in un bilaterale o in un incontro informale. Secondo fonti italiane, l’obiettivo sarebbe arrivare a un coordinamento generale con Washington, con cui “non c’è disallineamento”. Anche se le dichiarazioni del presidente Trump, che ieri ha auspicato un ruolo di raccordo nella crisi tra Tel Aviv e Teheran per il presidente russo Vladimir Putin, potrebbe complicare le cose, data anche la concorrenza della crisi russo-ucraina e la presenza martedì in Canada del presidente Volodymyr Zelensky, contrarissimo a ogni riconoscimento di ruolo per Putin. Lo scacchiere mediorientale potrebbe lasciare in secondo piano quello russo-ucraino, ma forse anche condizionarlo a causa dei suoi risvolti sul costo del petrolio.

Summit G7 a Kananaskis, Alberta, Canada
Summit G7 a Kananaskis, Alberta, Canada

La crisi in Medio Oriente e il rischio di ripercussioni economiche in ambito petrolifero sarà oggetto stasera di un confronto tra i leader inserito in agenda al termine delle sessioni previste. L’Italia si augura un coordinamento tra Europa e Usa e alla riapertura del tavolo diplomatico sul nucleare iraniano da cui Teheran si è ritirata. È la posizione sostenuta dai partiti della maggioranza, dopo la relazione del ministro degli esteri Antonio Tajani in Parlamento. Mentre le opposizioni obiettano che Israele agisce al di fuori della legalità internazionale; ma tornano a dividersi sul riarmo europeo contro le associazioni sfilano sabato 21 a Roma, con 5 stelle e Avs in prima fila e il Pd invece no.

Secondo le fonti diplomatiche italiane, Meloni cercherà di ottenere una presa di posizione chiara e unitaria del G7 sulla crisi mediorientale, “anche per l’importanza che questo formato deve continuare ad avere”. Ma l’evoluzione continua del quadro e l’azione di Trump non sembrano per adesso suffragare gli auspici della premier.