Giovedì 18 Aprile 2024

New York, polizia blocca e incappuccia afroamericano: 30enne muore asfissiato

Nuovo video choc. L'episodio risale al 30 marzo, ma solo ora la famiglia ha diffuso le immagini. Un caso anche a Washington: ucciso 18enne. Biden e moglie incontrano la famiglia di Jacob Blake

Proteste del movimento 'Black lives matter' a Washington (Ansa)

Proteste del movimento 'Black lives matter' a Washington (Ansa)

New York, 3 settembre 2020 - Un nuovo video con protagonisti un afroamericano e la polizia sconvolge gli Stati Uniti. A Rochester, sobborgo di New York, un afroamericano di 30 anni con disturbi mentali è morto asfissiato dopo che gli agenti che lo avevano fermato lo hanno ammanettato mettendogli poi un cappuccio e premendo il suo viso sull'asfalto per almeno due minuti. La morte è sopravvenuta sette giorni dopo in ospedale, dove l'uomo era stato ricoverato in fin di vita. L'episodio risale al 30 marzo, ma solo ora la famiglia ha diffuso le immagini.

Il nome della vittima è Daniel Perdue. L'intervento della polizia è arrivato dopo che il fratello di Perdue aveva chiamato il 911 denunciando la scomparsa del fratello, originario di Chicago e arrivato a Rochester per visitare la famiglia. Al 911 era stato comunicato che l'uomo aveva disturbi mentali.

Il video mostra l'uomo correre svestito per strada, ma quando i poliziotti intervenuti gli ordinano di mettersi a terra obbedisce e mette le sue mani dietro la nuca. Appare però molto agitato e urla mentre lo ammanettano. Gli agenti poi gli infilano la testa in una maschera 'antisputo', usata dalla polizia per proteggersi da contagi in tempi di pandemia. Si sente Prude supplicare di togliere quel cappuccio che non lo fa respirare, ma per tutta risposta un agente sbatte la sua testa in terra e poi con due mani gliela tiene premuta contro l'asfalto, urlando all'uomo "Basta sputare!". Intanto le urla si trasformano in gemiti e grugniti, mentre un altro agente gli mette un ginocchio sulla schiena. Gli agenti cominciano a preoccuparsi solo quando l'uomo comincia a vomitare, poco prima di rimanere completamente privo di conoscenza.

Gli agenti sono ora sotto indagine da parte della procura di New York. La perizia di un medico legale parla di "omicidio causato dalle complicazioni di un'asfissia dovute a una coercizione fisica".

Nuovo caso anche a Washington

La polizia ha ucciso un afroamericano a Washington, hanno riferito le autorità, durante un controllo circa la presenza di persone armate nel sud-est della capitale. "Gli agenti si sono avvicinati a un'auto da cui sono fuggite alcune persone e un poliziotto ha fatto fuoco colpendo uno di loro" ha spiegato il capo della Polizia di Washington Peter Newsham in una conferenza stampa. "Riteniamo che fossero armati e infatti sul luogo sono state trovate due pistole" ha spiegato ancora. Il ragazzo colpito, di 18 anni, è stato portato all'ospedale dove è stato dichiarato il suo decesso.

Biden dalla famiglia di Blake

Joe Biden e la moglie Jill hanno incontrato in un edificio dell'aeroporto di Milwaukee la famiglia di Jacob Blake, l'afroamericano ferito alla schiena da un poliziotto e rimasto paralizzato. All'incontro erano presenti il padre e i fratelli del giovane, la madre (in collegamento telefonico) e alcuni avvocati del team difensivo (l'avvocato Ben Crump, sempre in collegamento telefonico).  Due giorni fa a Kenosha il presidente Donald Trump non ha incontrato la famiglia del 29enne rimasto paralizzato con 7 colpi di pistola sparati dagli agenti, e ha invece fatto un tour tra gli immobili danneggiati nelle proteste e poi ha incontrato alcuni funzionari e le forze dell'ordine.