Giovedì 18 Aprile 2024

Attacco talebano alla Nato: uccisi governatore, capi della polizia e degli 007 di Kandahar

Strage in Afghanistan, generale americano scampato all'agguato era l'obiettivo numero uno. Una guardia del corpo infedele ha aperto il fuoco: tre vittime e 12 feriti. I ribelli hanno rivendicato l'azione

Abdul Raziq, capo della polizia di Kandahar, ucciso nell'attacco (Ansa Ap)

Abdul Raziq, capo della polizia di Kandahar, ucciso nell'attacco (Ansa Ap)

Kabul, 18 ottobre 2018 - I talebani hanno messo a segno un sanguinoso attentato nella sede blindatissima del governatorato di Kandahar,  attacco che è costato la vita a tre importanti dirigenti politici e militari della regione: il governatore, il comandante della polizia e il capo degli 007. L'attacco è avvenuto durante un incontro al quale partecipava il comandante della Nato in Afghanistan, generale Scott Miller, uscito illeso dalla carneficina. "Il generale Miller, comandante dell'Us Resolute Support, era il nostro obiettivo numero uno", ha rivendicato il portavoce dei talebani Qari Yousuf Ahmad, ammettendo di aver mancato il bersaglio più importante, ma confermando al tempo stesso di essere riusciti a decapitare l'intera classe dirigente locale. Ad aprire il fuoco sarebbe stata una guardia (infedele) del governatore.

Nello scambio di colpi oltre alle tre vittime si sono registrati 12 feriti tra i quali tre cittadini americani. Le forze di sicurezza hanno subito stretto Kandahar in una morsa impenetrabile, ordinato la chiusura dei negozi e fatto rientrare nelle loro abitazioni i civili terrorizzati. In un post su Twitter, i talebani hanno anche indicato le motivazioni dell'azione, la volontà di rovesciare il governo eletto e instaurare la loro dittatura.

Ha fatto scalpore l'uccisione del comandante della polizia provinciale, Abdul Raziq, personalità carismatica, considerato alla stregua di un eroe nazionale per aver condotto le operazioni che hanno respinto ai margini la guerriglia talebana. Tra le vittime della strage ci sono anche il governatore, Zalmai Wesa, e il capo dell'intelligence, Abdulmomin Hassankhail, insieme a un esponente di punta dell'esercito afghano. Lo ha precisato l'emittente locale Tolo News. Secondo il centro di sostegno ai media in Afghanistan, anche un giornalista sarebbe rimasto ucciso nel corso della sparatoria. Tra i feriti ci sono sei guardie del corpo e due esponenti dei servizi di intelligence.