Martedì 23 Aprile 2024

Israele, intercettato drone iraniano. Tel Aviv risponde con raid in Siria, ma perde un F16

Un drone iraniano penetrato nel territorio israeliano è stato abbattuto. Caccia con la Stella di David hanno colpito la base iraniana in Siria, da dove era partito. Un velivolo è stato colpito, grave un pilota. Netanyahu: vertice Difesa

I resti del caccia F-16 israeliano abbattuto (Ansa)

I resti del caccia F-16 israeliano abbattuto (Ansa)

Gerusalemme, 10 febbraio 2018 - Tensione tra Israele e Iran. Un drone iraniano lanciato dalla Siria, e penetrato in territorio israeliano, è stato intercettato da un elicottero dell'aviazione militare con la Stella di David.

Come risposta Tel Aviv ha inviato i caccia a colpire obiettivi iraniani in Siria. Nel raid un F16 israeliano è precipitato. Da fonti militari si apprende che "Idf ha attaccato i sistemi di controllo iraniani in Siria da cui era stato lanciato il drone che ha violato lo spazio aereo israeliano. Il massiccio fuoco antiaereo ha abbattuto un F16, che è caduto in Israele. I piloti sono in salvo". Ma il comando militare congiunto iraniano-Hezbollah-siriano ha accusato Israele di "diffondere menzogne":  il drone iraniano intercettato dell'aviazione militare israeliana, accusa il comando, non ha sconfinato nello spazio aereo di Israele. Sul profilo Twitter di 'Media di guerra', la piattaforma mediatica delle operazioni congiunte tra Iran, Hezbollah e il governo siriano, si riporta il comunicato della 'Stanza operativa degli alleati' della Siria. Secondo il comunicato l'aereo senza pilota "era partito dalla base aerea di Tayfur (nei pressi di Homs, nella Siria centrale) ed era diretto verso est alla ricerca di cellule dell'Isis". "È una menzogna - aggiunge il comunicato - che l'aereo fosse entrato nello spazio aereo della Palestina occupata", in riferimento a Israele.

Anche secondo la tv al Mayadin, vicina all'Iran, il drone abbattuto da Israele non si trovava nello spazio aereo israeliano. Sorvolava invece le Alture del Golan, rivendicate dalla Siria e controllate da Israele fin dal 1967. L'emittente di Beirut riporta non meglio precisate fonti militari siriane secondo cui il drone si trovava nello spazio "legittimo" siriano e non israeliano. 

Intanto il premier Benyamin Netanyahu è al ministero della difesa a Tel Aviv per una riunione sulla situazione attuale al confine con la Siria. Con lui anche il ministro della difesa Avigdor Lieberman e il capo di stato maggiore Gadi Eisenkot. 

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Il drone di Teheran, partito dal deserto siriano dalla zona di Tadmor, è stato rilevato dai sistema di allerta israeliana e i suoi spostamenti sono stati seguiti fino al momento dell'intercettamento. Le sirene di allarme sono state attivate negli insediamenti ebraici sulle Alture del Golan e anche nella zona di Beit Shean, nel nord della valle del Giordano. 

Secondo un portavoce di Tzahal l'Iran è "responsabile per questa grave violazione della sovranità israeliana". Il portavoce ha confermato che il raid di risposta ha avuto successo perché è stato colpito "il sistema di controllo iraniano che ha inviato il drone in Siria".

"Durante l'attacco, contro i velivoli israeliani sono stati lanciati numerosi missili di antiaerea. I piloti di un apparecchio hanno abbandonato il loro aereo, in base alle procedure. I piloti sono atterrati in territorio israeliano dove hanno ricevuto cure mediche" ha aggiunto la fonte militare. Uno dei due piloti è grave. Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta.

L'esercito israeliano afferma di aver attaccato 12 obiettivi siriani e iraniani in Siria. Aerei di Israele "hanno colpito il sistema di difesa antiaereo siriano e obiettivi iraniani in Siria. Sono stati attaccati dodici obiettivi, comprese tre batterie antiaeree e quattro obiettivi iraniani che fanno parte delle installazioni iraniane in Siria". 

Da parte delle autorità militari siriane, alleate con l'Iran, c'è la convinzione di aver "colpito più di un aereo israeliano" grazie alla contraerea entrata in azione durante "la nuova aggressione israeliana" contro una base della Siria centrale, recita un comunicato di Damasco. Ma le autorità militari siriane affermano di aver respinto anche un secondo attacco dell'aviazione israeliana nei pressi della capitale Damasco, qualche ora dopo i primi.

Il portavoce militare israeliano Col. Jonathan Conricus, in conferenza stampa anche con i giornalisti stranieri, ha avvertito che "Siria e Iran stanno giocando col fuoco".

Il colonnello ha subito precisato che le operazioni israeliane odierne avevano un "carattere difensivo" e ha reso nota la sequenza temporale degli eventi: 

- Ore 4.30 locali (3.30 in Italia): Un drone iraniano "in missione militare" viene intercettato e abbattuto presso la città israeliana di Bet Shean, a sud del Lago di Tiberiade. 

- Un'ora i caccia israeliani colpiscono in Siria a Palmira (Tadmor) la base iraniana da cui era stato lanciato il drone. Gli F-16 sono otto e contro di loro si scatena la contraerea siriana con un fuoco "massiccio". 

- Al ritorno dall'incursione un aereo israeliano F16 si schianta in una zona disabitata nel Nord di Israele dopo che i piloti si sono lanciati dall'abitacolo. Uno dei piloti "è ferito in modo grave".

- La reazione di Israele è su 12 obiettivi in Siria: 4 iraniani e 8 siriani. Questi ultimi, della 4/a Divisione dell'esercito siriano, situati presso Damasco.