Etiopia, si schianta aereo: 157 morti. Tra le vittime anche 8 italiani

Nella lista dei passeggeri l'archeologo Sebastiano Tusa, assessore in Sicilia. A bordo anche un bergamasco e una coppia di Arezzo, della onlus Africa Tremila. Tra le vittime pure Paolo Dieci, di Rete Link 2007, e un funzionari dell'Onu

Il Ceo della Ethiopian Ailines, Tewolde GebreMariam, sul luogo (Ansa/Twitter)

Il Ceo della Ethiopian Ailines, Tewolde GebreMariam, sul luogo (Ansa/Twitter)

Addis Abeba (Etiopia), 10 marzo 2019 - Tragedia nei cieli africani. Un Boeing 737 della Ethiopian Airlines diretto a Nairobi con 157 persone a bordo si è schiantato stamattina sei minuti dopo il decollo da Addis Abeba. Le 157 persone a bordo sono tutte morte, tra loro anche 8 italiani, come ha confermato in conferenza stampa il ministro dei Trasporti del Kenya e successivamente la Farnesina. Le nazionalità delle 157 vittime sono 35, ha precisato il ministro.

GLI ITALIANI - Tra gli italiani a bordo del volo caduto in Etiopia, ci sono tre iscritti alla onlus Africa Tremila con sede a Bergamo: il presidente Carlo Spini (foto sotto), la moglie Gabriella Vigiani, e il tesoriere Matteo Ravasio. I primi sono originari della provincia di Arezzo (foto), il terzo è un commercialista residente a Bergamo.

Carlo Spini (Ansa, Facebook)
Carlo Spini (Ansa, Facebook)

Nella lista figura anche l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa (foto sotto), archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenya, per un progetto dell'Unesco, dove era già stato nel Natale scorso.

L'archeologo Sebastiano Tusa (Ansa)
L'archeologo Sebastiano Tusa (Ansa)

Tra le vittime del disastro aereo c'è poi Paolo Dieci, residente a Roma, presidente della ong Cisp e rete LinK 2007, un'associazione di coordinamento consortile che raggruppa importanti Organizzazioni Non Governative italiane, in particolare 14 ong: Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Gvc, Icu, Intersos, Lvia, Medici con l'Africa Cuamm, Ccm, Elis, World Friendss, Ciai e Amref.

Nella lista ci sono infine i nomi di Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme dell'Onu, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti, anche lei funzionaria Onu.

FOCUS I nomi e le foto degli italiani

IL PREMIER CONTE - "Oggi è un giorno di dolore - scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte -. Nell'aereo della Ethiopian Airlines precipitato dopo il decollo da Addis Abeba vi erano anche nostri connazionali. Ci stringiamo tutti ai familiari delle vittime rivolgendo loro i nostri partecipi, commossi pensieri".

L'ASSEMBLEA ONU PER L'AMBIENTE - Domani, 11 marzo, prende il via proprio a Nairobi (dove l'aereo era diretto) la quarta Assemblea delle Nazioni Unite sull'ambiente, che riunisce i 193 Stati membri dell'Onu: è possibile che sul volo fossero presenti delegati di molti Paesi stranieri. "Profondamente rattristata di sentire questa notizia. I miei pensieri e le mie preghiere sono con le famiglie", scrive su Twitter Joyce Msuya, direttrice esecutiva ad interim del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. 

"Il pilota voleva tornare a terra con atterraggio d'emergenza"

LA CONFERENZA STAMPA -  Tewolde Gebremariam, Ceo della Ethiopian Airline, rende noti alcuni particolari in conferenza stampa: il pilota dell'aereo precipitato si era accorto che il velivolo aveva un problema e aveva chiesto e ottenuto dai controllori di volo dell'aeroporto di Addis Abeba, da dove era decollato pochi minuti prima, di tornare a terra con un atterraggio di emergenza. 

A bordo del Boeing 737-800 MAX c'erano otto membri dell'equipaggio e 149 passeggeri di 35 Paesi diversi. Per la precisione 32 kenyoti, 18 canadesi, 9 etiopi, 8 italiani, 8 cinesi, 8 statunitensi, 7 francesi, 7 britannici, 6 egiziani, 5 olandesi, 4 persone con passaporti dell'Onu, 4 indiani, poi persone provenienti anche da Slovacchia, Austria, Svizzera, Russia, Marocco, Spagna, Israele, Belgio, Indonesia, Uganda, Yemen, Sudan, Serbia, Togo, Mozambico, Rwanda, Somalia, Norvegia, Irlanda

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"Velocità verticale instabile al decollo"

L'INCIDENTE - L'incidente è avvenuto alle 8.44 locali: l'aereo era decollato alle 8.38 dall'aeroporto di Bole diretto a Nairobi, in Kenya, ed è precipitato in un'area che si trova 62 chilometri a sud-ovest dalla capitale etiopica. Ancora nessuna indicazione sulla causa dello schianto, ma dopo il decollo il velivolo aveva "una velocità verticale instabile", ha riferito il sito Flightradar24. Si tratta della velocità ascensionale dell'aereo che indica quanta quota si guadagna fase di cabrata.

"L'ultimo incidente nel 2010"

LA COMPAGNIA AEREA - L'Ethiopian Airlines gode di una buona reputazione in termini di sicurezza, una delle migliori in Africa. E' una compagnia aerea di proprietà statale, è fra le maggiori compagnie aeree dell'Africa con una decina di milioni di passeggeri all'anno. Il suo ultimo incidente di rilievo risaliva al gennaio 2010 quando un aereo era precipitato nel Mediterraneo poco dopo il decollo da Beirut, uccidendo le 90 persone a bordo. L'incidente più grave risale al novembre 1996 quando durante un dirottamento su un volo tra Addis Abeba e Nairobi i motori del velivolo si arrestarono perché si era esaurito il carburante e nell'atterraggio d'emergenza in mare il velivolo urtò la barriera corallina dell'Oceano Indiano. Morirono 123 delle 175 persone a bordo.

Aereo si schianta dopo il decollo da Addis Abeba. Era diretto a Nairobi
Aereo si schianta dopo il decollo da Addis Abeba. Era diretto a Nairobi