Venerdì 11 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

La storia degli aerei cargo cinesi in Iran. Tutte le ipotesi: insidia nucleare o fake news?

Risulta dalle cartine degli flight tracker. Dai social ai meda anglosassoni, spuntano teorie di aiuti militari di Pechino a Teheran. Ma non sono le sole, e c’è chi è convinto che siano false notizie

La storia degli aerei cargo cinesi in Iran. Tutte le ipotesi: insidia nucleare o fake news?

Roma, 21 giugno 2025 - Aerei cargo cinesi atterrano in Iran durante il conflitto, il mistero che sta girando tra social media e testate anglosassoni non ha ancora una vera risposta. Dal Telegraph inglese all'americana Foxnews, le ipotesi di aiuti militari di Pechino a Teheran si rincorrono. Ma il tutto si basa sulle mappe dei flight tracker come Flightradar24. E c'è chi, come France 24, ha bollato il giallo come una fake news.

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Martedì il quotidiano britannico aveva lanciato il sassolino nello stagno parlando di attività inusuali di alcuni Boeing 147 freighter cinesi nello spazio aereo iraniano proprio il giorno dell'attacco e nei tre giorni seguenti. Le rotte seguite, secondo i vari media, andavano dalla Cina settentrionale al Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan, con sospette sparizioni in territorio iraniano. I piani di volo riportavano la destinazione, il Lussemburgo, ma questi voli lì non sono mai arrivati. La società proprietaria Cargolux ha smentito che i suoi aerei siano passati per l'Iran, sostenendo che il tracciamento era sbagliato.

L'australiana Newcom ha riferito nei giorni scorsi di diversi cargo che facevano la spola tra Cina e Iran. Movimenti registrati a partire dal 14 giugno ad esempio da FlightRadar24 dove risultavano almeno 5 Boeing sospetti sull'Iran, mentre tutti le altre centinaia aeroplanini gialli del sito giravano ampiamente al largo dal conflitto.

Foxnews, più cauta all'inizio, parlava di aerei cargo cinesi che volavano vicino all'Iran, e poi sparivano nel nulla,dando vita così a sospetti di aiuti di Pechino a Teheran. Avrebbero volato verso ovest lungo la Cina settentrionale, attraversando poi il Kazakistan, e dirigendosi a sud verso l'Uzbekistan e il Turkmenistan, fino svanire dai radar vicino all'Iran. Anche Foxnews sottolineava che erano attesi in Lussemburgo, ma non si avvicinarono neanche all'Europa.

Fox business ha interpellato Gordon Chang del Gatestone Institute (Un think tank americano di estrema destra) che ha affermato: "Questi aerei stanno spegnendo i loro transponder quando si avvicinano allo spazio aereo iraniano. La Cina sta inviando qualcosa che non vuole che il mondo sappia“, ipotizzando cosi aiuti militari, se non nucleari.

Quindi la girandola di ipotesi, quasi tutte disastrose, degli esperti interpellati, a partire dai cargo Boeing 147, usati solitamente per il trasporto di merci, e caricati di armi di ogni genere. Il tutto sottolineando che Cina e Iran sono alleati di lunga data.

Non ci sono comunicazioni ufficiali e ci si basa sui flynig tracker: venerdì, il giorno seguente l'attacco israeliano, uno di questi cargo è partito dalla Cina. Il giorno seguente un latro ha preso il volo dalla zona costriera del gigante asiatico. Lunedì poi anche un terzo Boeing 147 è decollato da Shanghai.

Fuori dal coro France 24, che ha smontato il giallo sostenendo che sia sui social che sui media Usa sono state male interpretate le cartine di Flightradar24, e bollando la  notizia come una fake news. Altra ipotesi punterebbe su aerei inviati dalla Cina non per portare armi o aiuti, ma per portare via qualcosa, anche se non si sa cosa.

Infine le due più affascinanti, ma estreme: nella zona sono segnalate forti interferenze elettroniche, in particolare vicino allo Stretto di Hormuz, tanto che anche due navi transitando in zona sarebbero andate incontro a una collisione. Per ultimo non va escluso che i cargo non siano dei Boeing 747, ma aerei cisterna come i Boeing KC-46 Pegasus, per il rifornimento in volo dei caccia con la Stella di David, o siano stati modificati per questo compito, sparendo dai radar prima di compiere la missione o appena hanno "fatto il pieno" ai F-35 Adir di Israele.