Medio Oriente, accordo storico fra Israele e Emirati Arabi. Trump: "Enorme svolta"

Netanyahu accetta di sospendere i contestati piani di annessione di parti della Cisgiordania. Abu Mazen: "Mina l'iniziativa per pace araba"

Trump annuncia l'accordo di pace fra Israele ed Emirati Arabi

Trump annuncia l'accordo di pace fra Israele ed Emirati Arabi

Roma, 13 agosto 2020 - Accordi di pace storico fra Israele ed Emirati Arabi Uniti. L'intesa, ribattezzata dai media israeliani come 'Accordi di Abramo', porterà alla piena normalizzazione dei rapporti diplomatici tra i due paesi del Medio Oriente. L'accordo ha visto il presidente americano Donald Trump svolgere il ruolo di mediatore. Secondo quanto detto alla Reuters da fonti della Casa Bianca, l'intesa è stata siglata nel corso di un colloquio telefonico che si è tenuto oggi tra Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il principe ereditario degli Emirati, Sheikh Mohammed Bin Zayed. Israele ha accettato di sospendere i suoi contestati piani di annessione di parti della Cisgiordania nel quadro dello storico accordo di pace con gli Emirati Arabi Uniti. Lo Stato ebraico storicamente ha firmato finora accordi di pace solo con altri due Paesi arabi: l'Egitto nel 1979 e la Giordania nel 1994. Gli Emirati, come la maggior parte dei Paesi arabi, non riconosceva Israele e non aveva relazioni diplomatiche ed economiche ufficiali, almeno fino ad oggi.

Nei negoziati hanno avuto un ruolo importante anche il genero e consigliere di Trump, Jared Kushner, l'ambasciatore americano in Israele, David Friedman, l'inviato per il Medio Oriente, Avi Berkowitz, il segretario di Stato, Mike Pompeo ed il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Robert O'Brien.

"Enorme svolta oggi! Storico accordo di pace tra due nostri grandi amici, Israele e Emirati Arabi" così Donald Trump ha annunciato su Twitter l'accordo tra i due Paesi per stabilire piene relazioni diplomatiche come parte di una intesa per fermare l'annessione delle terre occupate perseguita dai palestinesi per il loro futuro Stato. Netanyahu ha ritwittato l'annuncio di Trump aggiungendo "una giornata storica".  "Ora che il ghiaccio è rotto mi aspetto che altri Paesi arabi e musulmani seguano gli Emirati normalizzando le relazioni con Israele" ha aggiunto Trump, parlando alla Casa Bianca.

"Nella mia telefonata di oggi con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è stato deciso di fermare l'annessione di Israele dei territori palestinesi". Lo ha scritto in tweet il principe emiratino, Mohamed bin Zayed. "Gli Emirati Arabi Uniti e Israele hanno inoltre concordato di stabilire una tabella di marcia per avviare una cooperazione congiunta, che porti a relazioni bilaterali", ha aggiunto.

La nota congiunta

 "Questa storica svolta diplomatica farà avanzare la pace nella regione del Medio Oriente". Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Stati Uniti, Emirati ed Israele, annunciando l'accordo di pace tra Tel Aviv ed Abu Dhabi. L'intesa è la prova del "coraggio degli Emirati Arabi Uniti e di Israele nel tracciare un nuovo percorso che sbloccherà il grande potenziale nella regione. Tutti e tre i Paesi affrontano molte sfide comuni e trarranno reciproco vantaggio dallo storico risultato odierno", prosegue la nota.  "Le parti - si legge ancora - continueranno i loro sforzi a questo riguardo per raggiungere una soluzione giusta, globale e duratura al conflitto israelo-palestinese". 

Pompeo: "Giorno storico per Medio Oriente"

"Un giorno storico per la pace in Medio Oriente": così il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha definito l'accordo tra Israele ed Emirati Arabi per ristabilire e normalizzare le loro relazioni. "Gli Stati Uniti sperano che questo passo coraggioso sia il primo di una serie di accordi che mettano fine a 72 anni di ostilità nella regione", ha aggiunto, sottolineando che l'intesa ha un "potenziale simile" a quello degli accordi di pace tra Israele ed Egitto, Giordania, e "la promessa per giorni migliori nell'intera regione".

La cerimonia per la firma dell'accordo potrebbe svolgersi alla Casa Bianca: lo ha detto Mike Pompeo. Anche i presidenti Jimmy Carter e Bill Clinton tennero cerimonie analoghe quando  Israele normalizzò rapporti con l'Egitto e con la Giordania. La firma, secondo i media Usa, potrebbe avvenire nelle prossime settimane, prima comunque delle elezioni, per rilanciare l'immagine di Donald Trump.

Nethanyahu: "Il più grande passo verso la pace"

"Altri paesi arabi e musulmani seguiranno quanto fatto dagli Emirati Arabi Uniti e stringeranno rapporti con Israele" lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu illustrando l'accordo raggiunto oggi. "E' il più grande passo avanti verso la pace tra Israele e il mondo arabo negli ultimi 26 anni. E' un momento storico per la pace in Medio Oriente - ha sottolineato - ho il grande privilegio di concludere il terzo trattato di pace tra Israele e un paese arabo, gli Emirati Arabi Uniti", ha detto Netanyahu, facendo riferimento agli accordi già in vigore con Egitto e Giordania.  L'accordo annunciato "dimostra un enorme cambiamento nello status di Israele in Medio Oriente. Dopo decenni in cui Israele è stato visto come un nemico, oggi molti paesi vedono Israele come un alleato strategico per la stabilità e per la pace. Altri paesi arabi e musulmani si uniranno al nostro circolo di pace".

"E' una pietra angolare importante e strategica dei processi futuri nella nostra regione", ha detto il presidente israeliano Reuven Rivlin, aggiungendo di aver invitato a Gerusalemme il principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed Ben Zayed.

Abu Mazen: "Mina l'iniziativa per pace araba"

L'Autorità palestinese del presidente Abu Mazen respinge "con forza" l'intesa e chiede "una immediata" riunione di emergenza della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica. "Questo passo - sostiene Abu Mazen - mina l'iniziativa per la pace araba, le decisioni dei vertici arabi e islamici, la legittimità internazionale e l'aggressione contro il popolo palestinese".