Abramovich vende il Chelsea e devolve gli utili alle vittime della guerra in Ucraina

Della cessione si parlava da giorni, forse settimane. Il colpo di scena arriva con la decisione di devolvere i proventi.

Londra, 2 marzo 2022 - Colpo di scena ai margini della guerra in Ucraina. Roman Abramovich vende il Chelsea: la notizia rimbalza sui media internazionali nel pomeriggio, rilanciata dai tabloid inglesi. Ma è solo in serata che l'oligarca russo conferma l'intenzione di vendere e devolvere gli utili della cessione per le vittime del conflitto innescato dal suo Paese. Secondo la stampa inglese il prezzo è fissato a oltre 3,3 miliardi di euro, una valutazione attualmente considerata fuori mercato ma che potrebbe calare nei prossimi giorni o settimane.

Le voci di cessione circolavano da settimane, ma la mossa di devolvere i profitti dell'operazione giunge inaspettata. Il miliardario russo più famoso d'Europa in un comunicato stampa ha dichiarato che "tutti gli utili" della cessione, al netto dei costi, "verranno interamente devoluti ad una fondazione di cui beneficeranno le vittime della guerra in Ucraina". Abramovich, che aveva acquistato il Chelsea nel 2003 portandolo sul tetto del mondo, ha affermato che "è nel miglior interesse del club la vendita".  Il patron dei Bleus non è stato ancora colpito dalle sanzioni che il governo britannico ha imposto ad altri magnati ritenuti vicini a Vladimir Putin. Ma secondo alcune stime il suo patrimonio a causa del conflitto in Ucraina si sarebbe già ridotto di 1,2 miliardi di dollari. 

I rumors dei giornali britannici indicano che Abramovich avrebbe anche contattato il milionario svizzero Hansjorg Wyss per cedere tutto il suo patrimonio immobiliare sul territorio britannico. "Come tutti gli oligarchi russi, (Abramovich) è nel panico - le parole di Wyss -, sta cercando di vendere tutte le sue residenze in Inghilterra, e vuole anche liberarsi del Chelsea alla svelta. Io, come altre tre persone, abbiamo ricevuto un'offerta da Abramovich per acquistare il Chelsea. Ora devo aspettare quattro o cinque giorni, ma al momento Abramovich sta chiedendo troppo. Potrei immaginare di entrare nel Chelsea con altri partner, ma prima dovrei esaminare le condizioni generali". 

Il comunicato stampa

"Questa - spiega Abramovich - è stata una decisione incredibilmente difficile da prendere e mi addolora separarmi dal Club in questo modo. Tuttavia, credo che questo sia nel migliore interesse del Club. Spero di poter visitare per l'ultima volta Stamford Bridge per salutare tutti voi di persona. È stato un privilegio della vita far parte del Chelsea FC e sono orgoglioso di tutti i nostri successi congiunti. Il Chelsea Football Club e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore".

E ancora: "La vendita del Club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione per il gioco e per il Club. Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina".  Sul sito del Chelsea Abramovich spiega che gli utili verranno in particolare indirizzati alla "fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime", nonché al "sostegno per il lavoro di recupero di lungo termine" dell'Ucraina.