Roma, 23 giugno 2025 – L’allargamento dei conflitti impone un ripensamento degli investimenti dell’Alleanza atlantica nella Difesa. L’obiettivo di investire il 5% del Pil concordato dai membri della Nato, salvo il compromesso di medio periodo raggiunto con la Spagna, è un ‘salto quantico’ che rende l'alleanza ‘più forte e letale’. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, alla vigilia del vertice a L'Aia durante il quale gli alleati si accorderanno su un nuovo piano per la difesa e annunceranno sforzi concertati per intensificare l'industria militare.

L'ex premier olandese ha sottolineato le "crescenti sfide alla nostra sicurezza in un mondo diventato più pericoloso" dove i leader sono chiamati a prendere decisioni coraggiose per rendere la Nato più forte e letale. Abbiamo bisogno che l'industria risponda rapidamente, costruiremo una Nato non solo più forte ma anche più equa, con una condivisione degli oneri più equilibrata. La Nato è un'alleanza difensiva ma non c'è alcun dubbio sulla capacità e la determinazione di difendere ogni centimetro del nostro territorio", ha proseguito Rutte.
"Ogni alleato deve fare la sua parte in modo equo, tutti concordano sul nuovo requisito del 5% del Pil da investire in sicurezza, un salto quantico storico, fondamentale per garantire il nostro futuro", ha detto ancora Rutte annunciando "un aumento pari a cinque volte degli investimenti in difesa aerea". Rutte ha quindi sottolineato la necessità di produrre "milioni di munizioni in più" in modo da avere "scorte sufficienti a scoraggiare un'aggressione".
Rispondendo infine a una domanda sul recente scontro con la Spagna, che aveva contestato l'obiettivo di spesa del 5% del Pil in difesa per poi ottenere di investire il 2,1%, almeno nel medio periodo, Rutte ha puntualizzato che tutti gli alleati della Nato sono pronti a "combattere insieme e, se necessario, soffrire e morire insieme". ogni Paese fara' la sua relazione e faremo un riesame nel 2029", ha spiegato Rutte.