Kiev, 6 maggio 2014 - Sono oltre trenta i "terroristi" rimasti uccisi nel corso dell'offensiva governativa nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il ministro dell'Interno di Kiev, Arsan Avakov, riferendosi agli attivisti filo-russi. Il dato è stato sostanzialmente confermato dagli avversari: un portavoce delle sedicenti milizie di auto-difesa, Miroslav Rudenko, ha parlato infatti di "circa" trenta morti registrati soltanto ieri nella regione del Donetsk, "civili compresi", mentre il numero dei feriti e' "due o anche tre volte superiore", equivalente cioè alle "decine" indicate da Asakov. Il ministro ha quindi confermato la morte in combattimento di quattro soldati e il ferimento di ulteriori venti. Tra i miliziani separatisti eliminati, ha affermato, c'erano anche "abitanti della Crimea", "russi" e "ceceni".

AEROPORTO CHIUSO - Oggi a Donetsk, "per ordine dell'Aviazione di Stato ucraina", aeroporto bloccato e cancellati tutti i voli di oggi. Secondo il servizio stampa dell'aeroporto, non verranno operati né voli nazionali né esteri. Misura "temporanea", che segue il blocco partenze-arrivi da e per Mosca, deciso il 2 maggio in seguito all'incendiaria situazione di Slaviansk.

BERLINO PREOCCUPATA - "Siamo a un passo da uno scontro militare aperto in Ucraina. Occorre una seconda conferenza di Ginevra", osserva il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier . Secondo il capo della diplomazia di Berlino, non bisogna permettere al presidente russo Vladimir Putin "di essere un avversario". "Mi concentro sulla ricerca di possibilità e strumenti per evitare una guerra civile. Tutti i Paesi Ue escludono un intervento militare", ha commentato, sottolinenado che occorre "cercare un mix bilanciato di pressione politica e offerte diplomatiche per preparare il terreno a una soluzione politica". Steinmeier evoca una Ginevra 2, per "stabilire singoli passi vincolanti, ridurre la tensione nelle zone più colpite dai conflitti, rafforzare un processo politico e costituzionale che includa tutti". Si fa sentire anche il presidente francese Francois Hollande,  che in diretta tv e radio, a due anni dalla sua elezione, paventa il "caos e il rischio di guerra civile" se in Ucraina non si svolgeranno le elezioni presidenziali.

FACCIA FACCIA - I fari della diplomazia internazionale sono puntati su Vienna, dove stasera, durante un cena di lavoro introduttiva ai lavori della Commissione per il Consiglio d'Europa, si incontreranno i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Sergei Lavrov e Andriy Deshchytsa.

TRAGICA CONTABILITA' - Intanto resta ancora indefinito il bilancio del rogo di Odessa, una strage destinata a segnare le sorti della crisi in Ucraina. Per ora sono 46 i morti accertati, ma 48 persone mancano all'appello, e negli obitori ancora giacciono decine di cadaveri non identificati, secondo il sito della tv ucraina Tsn. "Ieri mattina, la città ha detto addio ai morti durante gli eventi sanguinosi del 2 maggio. Ne sono stati sepolti sei, compreso il deputato del Consiglio regionale di Odessa Vyacheslav Markin, (fervente
filorusso) che si poteva vedere spesso nelle manifestazioni anti-Maidan. Ma a parte le 46 vittime accertate, oggi è stato riferito di altri 48 dispersi. Negli obitori una ventina di corpi rimangono non identificati", dice il canale. Discordanti le fonti su questa tragedia nel sud dell'Ucraina. Secondo il Ministero degli Interni dell'Ucraina i morti sarebbero 42. L'ufficio del procuratore ha invece segnalato 46 morti, mentre secondo il deputato Consiglio regionale di Odessa, Vadim Savenko, nell'incendio della Casa dei Sindacati sarebbero morte 116 persone. Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha promesso di indagare i fatti di Odessa e a farlo saranno anche ispettori stranieri "per obiettività" secondo quanto lo stesso Avakov ha scritto sulla sua pagina su Facebook.  Il 2 maggio scorso a Odessa, dopo scontri tra filorussi e sostenitori del nuovo governo ucraino, un gruppo di manifestanti filo-russi disarmati si è rifugiato nel Palazzo dei Sindacati. Una folla composta da ultrà calcistici, estremisti di destra, sostenitori del governo, ha circondato il palazzo e l'ha incendiato con un fitto lancio di bombe molotov.