San Paolo, 3 maggio 2014 - La violenza negli stadi brasiliani non sembra aver limiti. Un tifoso è morto al termine di una partita di calcio, all’esterno dello stadio, colpito da un water lanciato dagli spalti.

L’ennesimo fatto di violenza, in un Paese che si prepara ad ospitare il Mondiale di calcio, è avvenuto al termine di una partita della seconda divisione. Il club Santa Cruz di Recife aveva pareggiato i casa con il Paranà 1-1, quando all’esterno dello stadio Arruda si sono verificati scontri.

I tifosi hanno cominciato a confrontarsi con pietre e bastoni, poi alcuni più scalmanati hanno pensato di sradicare due water dai bagni dello stadio e lanciarli contro i rivali, nelle strade sottostanti. Uno purtroppo ha colpito in pieno un tifoso.

"Al cancello numero 6 c’è stata un’enorme zuffa, terminata con la morte di un tifoso”, ha raccontato un capitano della polizia locale, Wilson Queiroz. “Dagli spalti è stato lanciato un water e lo ha colpito in pieno. La vittima al momento dell’incidente era con qualcuno, ma dopo la tragedia sono tutti fuggiti”.

E non è stato il primo episodio del genere in Brasile. Nell’aprile 2012, nel match tra Santa Cruz e Sport, noto come ‘il classico delle follie’, i tifosi della squadra ospite devastarono il bagno dell’Arruda e gettarono un water dal piano superiore. Il wc cadde in un’area riservata al parcheggio delle auto di giocatori e dirigenti dello Sport. In quell’occasione nessuno rimase ferito. Oggi, due anni dopo, la tragedia annunciata.