Atene, 1 aprile 2014  - Anche se "è presto per poter valutare le riforme dell’Italia", che saranno discusse "nell’ambito della valutazione complessiva" il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem raccomanda al nostro paese, ma anche agli altri dell’Eurozona, "di attenersi agli accordi e alle procedure e di fare le riforme affinché tutti i paesi possano diventare più competitivi". E’ quanto ha affermato al suo arrivo allo Zappeion di Atene per la riunione informale dei ministri economici dei 18 paesi euro. "Dobbiamo continuare a lavorare sulla stabilizzazione dei bilanci e, allo stesso tempo, diventare più competitivi". Ha continuato Jeroen Dijsselbloem, precisando in merito a Italia e Francia che "ciò richiede ulteriori riforme". E’ quanto si legge sul sito Europolitcs.info, che riporta Afp. “Tutti i nostri Paesi - ha detto Dijsselbloem - si stanno gradualmente muovendo per uscire dalla crisi. Le percentuali di crescita, tuttavia, sono troppo basse, quindi dobbiamo fare di più". 

REHN: FIDUCIA A ITALIA  - Se "la ripresa sta guadagnando terreno", il vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn è comunque "preoccupato" per il perdurare del basso livello di inflazione. Rehn ha ricordato la situazione in Grecia, dove si attende "un sostegno politico dei ministri" all’accordo con la Troika per la prossima tranche di aiuti, per poco più di 10 miliardi. Alla Commissione europea "siamo fiduciosi che l’Italia rispetterà i suoi impegni europei" sul risanamento dei conti pubblici "preservando la stabilità mentre si focalizza sul sostegno alla crescita e all’occupazione" mediante riforme.

DRAGHI: NON VANIFICATE SFORZI PER RISAMENTO CONTI - Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha nuovamente esortato i Paesi dell’area euro a "non vanificare gli sforzi fatti sul risanamento dei conti pubblici". Tanto più, ha affermato nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo informale ad Atene, che questi progressi sono stati ottenuti al prezzo di "tanti sacrifici e fatica" in questi anni. L’area euro sta assistendo "ad una graduale, per quanto modesta, ripresa economica". Draghi ha voluto rimarcare la circostanza di una riunione che si è svolta "in un paese (la Grecia) che ha molo sofferto ma che ora inizia a vedere i primi benefici dei grandi progressi fatti sul programma di correzione. "Molte riforme strutturali sono state fatte ma molte altre sono ancora da fare. La cosa più importante - ha concluso Draghi - è attuare tutte le riforme".

EUROGRUPPO: OK AD AIUTI A GRECIA PER 8,3 MILIARDI - Via libera dell’Eurogruppo a nuovi aiuti finanziari per Atene per 8,3 miliardi di euro. I nuovi prestiti saranno erogati in tre tranche. La prima, pari a 6,3 miliardi di euro, sarà versata "a seguito della piena attuazione2 delle misure già concordate, mentre la seconda e la terza rata, pari a 1 miliardo ciascuna, sono legate alla realizzazione di ulteriori misure concordate tra la Grecia e la troika (Ue, Bce e Fmi). "L’Eurogruppo - spiega il comunicato - ribadisce il suo apprezzamento per gli sforzi compiuti dai cittadini greci e prende atto con soddisfazione che la performance fiscale è sulla buona strada per battere gli obiettivi del 2013 e incontrare quelli del 2014". Per i ministri dell’eurozona "notevoli progressi sono stati fatti anche sul lato delle riforme strutturali".

DISOCCUPAZIONE UE MEDIA 11,9%. ITALIA AL 13% - E' rimasto stabile, a un tasso dell'11,9%, il livello della disoccupazione in Europa: è il dato diffuso oggi da Eurostat per il mese di febbraio nell'Eurozona. Un anno prima, nel febbraio 2013, la disoccupazione era al 12%. Nell'Ue a 28 paesi si è invece registrato un lieve calo al 10,6% contro il 10,7% di gennaio (10,9% in febbraio 2013). Secondo Eurostat, nel secondo mese di quest'anno i disoccupati europei erano 25,920 milioni di cui 18,9 milioni nell'Eurozona, in calo di 65 mila nell'Ue e di 35 mila nell'Eurozona. La situazione si conferma più grave in Grecia (27,5%) e Spagna (25,6%) mentre anche l'Italia è sopra la media europea con il 13%. Negli Stati Uniti la disoccupazione a febbraio era pari al 6,7%. Leggero miglioramento per il dato sui giovani : nell'Ue i disoccupati di meno di 25 anni sono scesi al 22,9%, in calo rispetto al 23,6% del febbraio 2013, mentre nell'Eurozona il dato e' pari al 23,5% (24% un anno prima).

PADOAN - "Tagliare il cuneo fiscale è già un aggiustamento strutturale": così il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan al termine dell’Ecofin risponde a chi gli chiede come si coniuga la necessità di aggiustamento richiesta da Bruxelles con l’esigenza per il governo di usare la spending per coprire il taglio del cuneo. "Ci sono margini che legano lo sforzo di riforme strutturali - ha continuato Padoan -, le condizioni eccezionali del debito, alla possibilità di modulare i tempi dell’aggiustamento strutturale, non la direzione". Il ministro dell'Economia ha poi aggiunto, rispondendo a chi gli chiedeva se Italia e Francia faranno fronte comune in Europa: "Essere in procedura di deficit eccessivo non aiuta politiche di crescita" e "anche se è facile immaginare uno scenario dove i Paesi deboli si alleano", la realtà è che "crescere di più e creare lavoro è esigenza di tutti".