Mosca, 17 gennaio 2013 - Gli omosessuali possono sentirsi i benvenuti alle Olimpiadi di Sochi, ma "devono lasciare in pace i minorenni”. Gelano le parole di Vladimir Putin: i gay a Sochi “possono sentirsi tranquilli e a loro agio”, ha detto il presidente russo alla platea dei volontari ai Giochi. Nei loro confronti "Non ci saranno discriminazioni". Ma, secondo la legge che in Russia vieta la propaganda gay ai minori, approvata dal parlamento nel marzo del 2012 e poi presa come modello per la successiva legge federale promulgata da Putin nello scorso giugno, gli omosessuali non possono esprimere le proprie opinioni in materia di diritti a chi non abbia raggiunto la maggiore età.

"Noi non abbiamo un divieto sulle relazioni sessuali non tradizionali tra le persone" - ha insistito Putin - Noi abbiamo un divieto di propaganda dell’omosessualità e della pedofilia. Quindi potete stare tranquilli, rilassati. Ma lasciate stare i bambini, per favore".

Un discorso che è destinato ad alimentare le polemiche già roventi degli attivisti. Gruppi di sostegno alla comunità Lgbt nei mesi scorsi hanno lanciato un appello a boicottare i Giochi alla luce del clima di discriminazione in Russia contro l’omosessualità e della norma contro la “propaganda” gay davanti ai minori. 

La norma, letta in maniera estensiva, rischia di punire qualsiasi manifestazione di affettività omosessuale che possa essere vista da minorenni. Il presidente degli Stati uniti Barack Obama ha annunciato che invierà a Sochi una delegazione olimpica che include molte figure dello sport apertamente omosessuali, tra i quali la leggenda del tennis Bilie Jean King.

Nei giorni scorsi la Chiesa ortodossa russa, che sostiene Putin, ha rilanciato il dibattito sulla possibilità di mettere fuori legge l’omosessualità tornando a una normativa in vigore ai tempi dell’Unione sovietica. Uno dei volontari, durante l’incontro col presidente, ha chiesto a Putin se le uniformi ufficiali che sono state loro date - e che sono disegnate coi colori dell’arcobaleno, gli stessi utilizzati dal movimento Lgbt - possono essere configurate come una forma di propaganda gay. Putin - secondo l’agenzia di stampa Interfax - ha risposto dicendo che non è stato lui a disegnare le uniformi.