Parigi, 5 novembre 2013 - La Francia è decisa a rafforzare la lotta contro la prostituzione: una proposta di legge socialista in tal senso, che prevede di penalizzare i clienti, sarà dibattuta all’Assemblea nazionale alla fine di novembre. Lo si è appreso da fonti parlamentari.

REGOLE E MULTE - Il testo, bersaglio polemico della recente petizione intitolata “Non toccare la mia puttana” pubblicata sulla rivista Causeur, prevede di infliggere a chi ricorre ai servizi di una prostituta una multa di 1.500 euro che verrà raddoppiata in caso di recidiva. La proposta abroga anche il delitto di adescamento pubblico. Il dibattito in Parlamento dovrebbe prendere il via il 27 novembre e proseguire, dopo un giorno di pausa, il 29. Le date sono state fissate dalla conferenza dei presidenti dell’Assemblea che riunisce, intorno al presidente dell’emiciclo, il socialista Claude Bartolone, i leader dei gruppi politici.

LA POLEMICA -  La rivista Causeur, chiamando a raccolta intellettuali, figure della cultura e altri esponenti della società civile, aveva varato il cosiddetto Manifeste des 343 salauds e contro il disegno di legge sono state raccolte molte firme. “Noi non difendiamo la prostituzione - recita il manifesto - difendiamo la libertà. E quando il parlamento s’immischia per varare norme sulla sessualità è la nostra libertà ad essere minacciata”.
Tra i primi firmatari: Frédéric Beigbeder, Rodolphe Bosselut, Pascal Bruckner, Renaud Camus, Philippe Caubère, Jacques de Guillebon, Basile de Koch, Jean-Michel Delacomptée, David di Nota, Claude Durand, Benoît Duteurtre, Roland Jaccard, Guy Konopnicki, Philippe Karsenty, Alain Paucard, Périco Légasse, Jérôme Leroy, Richard Malka, Marc Cohen, Gil Mihaely, Christian Millau, Dominique Noguez, Ivan Rioufol, Luc Rosenzweig, Stéphane Simon, François Taillandier, Marc Weitzmann, Eric Zemmour.