Rio de Janeiro, 26 luglio 2013 - Nel quinto giorno del suo viaggio in Brasile, Papa Francesco ha confessato un piccolo gruppo di pellegrini a Rio de Janeiro, ha incontrato otto giovani detenuti e ha elogiato i nonni. Poi ha percorso a bordo della jeep bianca la Avenida Atlantica, a Copacabana, per celebrare la Via Crucis insieme a un milione di giovani, tra i momenti più suggestivi della Gmg.

Uno spettacolo pieno di colore, luci e fantasia, in uno stile tipicamente carioca: in un percorso di circa 900 metri, sul famoso lungomare di Copacabana, per l’occasione sono state riprodotte 14 stazioni, proprio per rievocare ogni momento della Passione di Cristo.
Alla coreografia - particolarmente elaborata, sotto la direzione del regista teatrale e televisivo Ulysses Cruz - partecipano più di 700 volontari, oltre ad attori professionisti. Pellegrini di varie nazionalità si occupano, a turno, di portare la croce. Ad ogni stazione, inoltre, si alternano persone in rappresentanza di minoranze e gruppi considerati socialmente più fragili, tra cui alcune donne, ma anche disabili su sedie a rotelle, tossicodipendenti e una religiosa che lotta contro l’aborto.

Sul lungomare di Copacabana, Papa Francesco ha fatto fermare la jeep per benedire una statua di San Francesco. Una giovane signora aveva in mano una colomba di gesso e il Papa ha benedetto anche questa, ma poi gli è stato detto che avrebbe dovuto collocarla lui nelle mani del Santo. E Francesco volentieri lo ha fatto, mentre la folla dei ragazzi della Gmg applaudiva e gridava il suo entusiasmo.

L'INCONTRO CON I DETENUTI - “Mai più violenza, solo amore!”. Questa frase ha ripetuto più volte Papa Francesco nell’incontro forse piu’ emozionate di questo suo primo viaggio in Brasile, con gli otto giovani detenuti (sei maschi e due ragazze) che indossavano le magliette della Gmg come il milione di ragazzi che affolla in queste ore la spiaggia di Copacabana in attesa del Pontefice che vi presiederà la Via Crucis.


“Francesco - racconta il portavoce, padre Federico Lombardi - ha fatto pregare a tutti un ‘Padre Nostro’ e li ha incaricati di pregare. Non ha fatto un discorso ma ha pronunciato espressioni forti di incoraggiamento, ripetendo a ognuno ‘prega per me’”. E come ieri si era commosso nella favela di Virghinha anche oggi il Papa è apparso toccato da questo momento molto emotivo”.

FRANCESCO ELOGIA I NONNI - "Che il Signore benedica i nostri nonni" e ci permetta di "invecchiare con sapienza" per poterla trasmettere agli altri. Così Papa Francesco alla Messa celebrata nella residenza di Sumarè, a Rio de Janeiro, nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria dei genitori della Vergine, Gioacchino e Anna, e in molte nazioni del mondo si festeggiano i nonni. A concelebrare la messa col Papa, riferisce la Radio Vaticana, vi erano alcuni Padri gesuiti presenti a Rio.

NELLA FAVELA - "Qualcuno parla di Francesco come di un ‘Super Papa’. Nella favela, però, io ho visto che aveva le lacrime agli occhi per la commozione". Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha replicato così ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le cronache entusiastiche della stampa brasiliana sulle performance di Francesco a Rio e ad Aparecida.

FATE CASINO - "Quando ha detto che si aspetta dalla Gmg di Rio che si faccia ‘lio’, Papa Francesco intendeva proprio che i ragazzi smuovano la Chiesa facendo rumore, chiasso, meglio ancora ‘casino’”, spiega padre Lombardi. La parola spagnola ‘lio’ - che il Papa ha pronunciato nel breve saluto a braccio rivolto a 30mila giovani argentini - ha diverse possibili accezioni, tra le quali la piu’ diffusa in Spagna è “problema”, ma in Argentina si usa per descrivere l’azione di provocare “baccano” ovvero proprio “fare casino”. 

NON TORNERA' IN ARGENTINA - Papa Francesco non prevede altri viaggi in America Latina in tempi ravvicinati e dunque non tornera’ nella sua patria, l’Argentina, prima del 2015. “In occasione di questa Gmg che Benedetto XVI ha voluto si tenesse a Rio de Janeiro, il nuovo Papa ha compiuto in America Latina il suo primo viaggio pastorale, ed ora lo aspettano in Africa, Asia, Terra Santa e in diversi paesi dell’Europa. Saranno presumibilmente in questi ambiti, dunque, i viaggi del 2014”. Mentre, ha aggiunto padre Lombardi, “nel 2015 puo’ tornare il turno dell’America Latina”.

FEDE E RIVOLUZIONE - “La fede è rivoluzionaria, il cristianesimo è rivoluzionario”. Papa Francesco lo ha ripetuto ieri sera davanti a un milione di ragazzi di tutto il mondo che gremivano la spiaggia di Copacabana dove si svolgeranno tutti gli eventi del megaraduno, dopo la decisione degli organizzatori di rinunciare all’area di Guaratiba allagata dalla pioggia caduta a catinelle negli ultimi giorni. Le avversita’ meteo non hanno pero’ spaventato i giovani che hanno accolto Francesco con uno straordinario calore latino (è durato oltre mezz’ora il giro in jeep tra i settori gremiti) riservando pero’ l’applauso piu’ lungo a Benedetto XVI, quando il successore lo ha citato confidando di essere stato a torvarlo prima di partire e di aver ricevuto l’assicurazione delle sue preghiere per la Gmg, che il Papa Emerito ha promesso di seguire in tv.