Lough Erne (Irlanda del Nord), 17 giugno 2013  - Un prologo del G8 fitto di appuntamenti per il presidente del Consiglio, Enrico Letta in Irlanda del Nord, per la prima giornata dei lavori del vertice. Alle 12,45 (ora locale, le 13,45 in Italia) ha partecipato a una riunione di coordinamento tra i membri europei del G8. Alle 13,30 è in programma un bilaterale con il primo ministro canadese, Stephen Harper.

Alle 14, infine, l’incontro con il presidente Usa, Barack Obama. L’inizio del G8 vero e proprio nel resort di Lough Erne (a circa 130 km da Belfast) è invece in agenda per le 15,45.

Lo stesso Barack Obama incontrerà il premier russo, Vladimir Putin prima del vertice, argomento scottante: la fornitura di armi ai ribelli inSiria.

L’Air Force One con la famiglia Obama al completo è atterrato alle 9:35 ora italiana all’aeroporto internazionale nordirlandese. Prima Obama ha tenuto un discorso in municipio in ricordo della pace firmata tra le due comunità divise dell’Irlanda del Nord. E’ la prima visita di Obama in Ulster, dove le misure di sicurezza sono eccezionali, con un massiccio dispiegamento di polizia. Obama viaggia accompagnato dalla moglie Michelle e dalle figlie, Malia (14 ani) e Sasha (11).

OBAMA PARLA DELLA PACE IN IRLANDA DEL NORD - “Da qui abbiamo importato in America i valori più cari: perseveranza, fede, fiducia e convinzione di essere noi i gestori del nostro destino”. Così Barack Obama, in un discorso che ha tenuto a Belfast e in cui ha sottolineato i legami di radici fra Usa e Irlanda del Nord.

“Le nostre storie sono legate dai principi, dal sangue, dalla cultura e dal commercio, e lo sono anche nostri futuri: per questo mi trovo a Belfast, per parlare del futuro che possiamo costruire insieme”, ha detto Obama, ricordando che moltissimi americani affondano le loro radici in Irlanda del Nord. Il presidente Usa si è detto “pieno di speranze nel parlare del futuro grazie ai giovani”; “qui in Irlanda del Nord questa generazione ha avuto sfide uniche e cambiamenti molto rapidi ma anche motivi unici per avere speranza”, ha aggiunto.

“Sono trascorsi 15 anni dall’Accordo del venerdì santo, da quando il pugno duro si è trasformato in una mano tesa”, “da allora i progressi sono stati straordinari” ma “c’è ancora molto da fare”. “La pace non riguarda solo la politica, non è solo nelle sue mani: riguarda il comportamento di ognuno di noi”. Obama ha fatto appello ai giovani nordirlandesi: “Tocca a voi, dopo l’azione dei leader politici: dovete creare uno spazio in cui andare avanti”. Descrivendo gli sforzi necessari, ha parlato della “capacità di entrare in empatia, di rompere i muri e le divisioni che non esistono oggettivamente ma che ci portiamo dietro di generazione in generazione. Lo so bene perché anche in America abbiamo dovuto lavorare molto per perfezionare la situazione”. Ha poi fatto riferimento alla sua stessa esperienza, parlando di esercizi commerciali riservati ai neri e delle difficoltà dei suoi genitori.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, appoggia la decisione concordata dai leader nordirlandesi di smantellare entro il 2023 le quasi cento barriere di separazione tra cattolici e protestanti. L’annuncio del progetto è stato dato lo scorso mese e il primo ministro britannico David Cameron ha formalmente appoggiato l’accordo venerdì

LA PRIMA VOLTA DI LETTA - La crescita e il lavoro, e poi l’equità attraverso una più efficace lotta all’evasione fiscale e il possibile rilancio del negoziato per l’accordo commerciale tra Europa Unita e Usa. Ma sul buon esito del G8 che si apre oggi a Lough Erne, in Irlanda del Nord, pesa soprattutto un’incognita: l’impatto che la questione siriana avrà sul vertice.

Al suo esordio al Vertice dei Grandi, Enrico Letta dovrà dunque affrontare questioni che vedono gli Otto divisi, e divisi al loro interno anche gli europei. Anche per questo prima dell’inizio del vertice c'è stata una riunione tra il premier italiano, il padrone di casa David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.

I leader europei cercano così di ridurre al minimo le distanze sui due temi più controversi: da un lato le resistenze francesi al Transatlantic Trade Investment Partnership, con la richiesta di una “eccezione culturale” al libero scambio per proteggere in particolare l’industria cinematografica transalpina, dall’altro lato le divergenze sulla Siria che vedono Italia e Germania contrarie alla cessione di armi ai ribelli e i britannici schierati invece con gli americani.

Tutti dossier che Letta ha preparato a fondo in un lungo incontro con il ministro degli Esteri Emma Bonino, di ritorno dal bilaterale con l’omologo russo Lavrov. L’Italia cerca una mediazione: evitare la fornitura di armi ai ribelli, ma cercare di coinvolgere la Russia di Vladimir Putin - che Letta incontrerà in una bilaterale - nel tentativo di fermare le violenze. Mediazione resa più complicata, ammettono da palazzo Chigi, dalla netta presa di posizione di Putin contro l’ipotesi che europei e americani riforniscano l’arsenale dei ribelli.

In mezzo a questi temi e alle tre ‘T’ che Cameron ha indicato come agenda del vertice (trade, transparency e tax), il premier è riuscito a inserire la lotta alla disoccupazione giovanile: priorità che Letta ha già imposto al Consiglio Europeo di fine giugno, e che ora prova ad estendere anche al G8.

Certo un passaggio sul tema nella dichiarazione finale del summit, Letta approfitterà dell’occasione per far sentire sulla Germania anche il peso di Barack Obama, che da palazzo Chigi assicurano condivida pienamente l’impostazione italiana. Nessuna tentazione di isolare la Germania, considerato dannoso da Letta, ma comunque la speranza di agevolare una posizione di Angela Merkel più aperta rispetto alle istanze di Italia, Francia e Spagna al prossimo Consiglio Ue.

GAFFE DEL BELFAST TELEGRAPH: LA FOTO DI GIANNI LETTA E NON ENRICO - Di sicuro l’Italia non brilla per rinnovamento generazionale, ma anche nel momento in cui - dopo anni in cui è stata rappresentata al G8 da leader settantenni - al vertice di Lough Erne siede il ‘giovane’ Enrico Letta, il pregiudizio di un Paese per vecchi resiste. Almeno a leggere lo speciale del ‘Belfast Telegraph’ allegato alla cartellina stampa del vertice.

Tutto giusto: il nome, Enrico Letta, le brevi note sulla carriera politica, le stringate informazioni sulla vita privata (sposato con due figli). Ma due errori decisivi: la foto è quella dello zio Gianni, e - forse per coerenza - è sbagliata anche l’età: al premier vengono infatti attribuiti 56 anni, esattamente 10 in più dei 46 (47 ad agosto) del premier.

007 IN INCOGNITO TRA CAMPAGNE PER SICUREZZA DI OBAMA - Per le strade dell’Irlanda del Nord, l’ingente operazione di sicurezza - la più vasta mai realizzata nell’area - per garantire la sicurezza del Leader al G8, vede schierati anche 007 americani travestiti da contadini irlandesi che pattugliano su ‘trattori’ i dintorni di Lough Erne, il resort che ospita Barack Obama e gli altri Grandi della Terra. Lo riporta l’inglese Sun.