Pyongyang, 9 aprile 2013 - La Corea del Nord ammonisce gli stranieri nella Corea del Sud a prepararsi a evacuare il Paese. Lo riferisce l’agenzia ufficiale Kcna. "Non vogliamo fare del male agli stranieri in Corea del Sud nel caso ci fosse una guerra", si legge nella nota della Kcna, che cita il portavoce del comitato nordcoreano per la pace in Asia-Pacifico. Il comitato "esorta tutte le organizzazioni straniere, le imprese e i turisti, a mettere a punto misure per l’evacuazione". I lavoratori norcoreani non si sono presentati nel complesso industriale di Kaesong, a gestione congiunta di Pyongyang e di Seul. Ieri la Corea del Nord ha sospeso le operazioni al complesso e ritirato più di 53mila lavoratori. Chiudere la struttura significherebbe tagliare l’ultimo legame economico con Seul, mentre le tensioni tra i due Paesi crescono.

GIAPPONE - Il Giappone ha schierato missili da difesa Patriot PAC-3s in luoghi chiave nel centro e nei dintorni di Tokyo, nel timore di possibili test di missili balistici da parte della Corea del Nord. I missili sono stati installati alla sede del ministero della Difesa nel centro della città e in basi più distanti dal centro. Non è la prima volta che il Giappone prende misure simili prima di lanci da parte di Pyongyang, che avrebbe trasferito missili sulla costa orientale, forse in preparazione di un lancio, incrementando le tensioni nella penisola coreana.

MONTI - Sulla crisi nella penisola coreana, Mario Monti, nel corso del suo incontro a Palazzo Chigi con Ban Ki Moon, ha ribadito che l’Italia ritiene del tutto inaccettabile la minaccia di ricorso all’utilizzo della forza e che - si legge ancora nella nota diffusa al termine da Palazzo Chigi - debbano immediatamente cessare provocazioni ed allarmismi.