Roma, 14 gennazio 2013 - Il ministro russo degli Affari esteri, Sergey Lavrov, ha espresso la preoccupazione di Mosca per la situazione in Mali - dove la Francia ha lanciato un intervento unilaterale armato - e per la diffusa proliferazione delle armi seguita al conflitto libico, in una conversazione telefonica con l'inviato speciale dell'Onu per il Sahel, Romano Prodi, il cui ruolo diplomatico internazionale trova una nuova importante conferma.

,VUOTO LIBICO' - "Particolare preoccupazione è stata espressa sulle crescenti attività terroristiche nella regione, causate dal vuoto di potere nel nord del Mali", ha precisato oggi il ministero, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax. Nel corso del colloquio comn Prodi il ministro ha anche insistito sulla proliferazione senza controllo delle armi dopo il conflitto libico, che ha creato terreno fertile per le tensioni nell'intera zona del Sahel", è stato aggiunto.

BINARIO ONU - Durante il colloquio telefonico, è stato rilevato che "il proseguimento degli sforzi della comunità internazionale e delle organizzazioni regionali e sub-regionali africane è necessario per riportare la crisi del Mali sui binari delle specifiche risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu".

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