Dall’inviato Giampaolo Pioli
L’AVANA, 27 marzo 2012 - E’ già una visita storica. Il governo cubano ha concesso tre giorni di vacanza a tutto il paese per ascoltare "con attenzione e grande rispetto" il messaggio Benedetto XVI arrivato nell’isola come "Pellegrino della carità". Decine di migliaia di persone nelle strade dall’aeroporto alla piazza della rivoluzione a Santiago sono la prova immediata dell’attenzione e dell’importanza che il governo comunista attribuisce a questa visita.

POPOLO SOLIDALE - "Santità - gli ha detto il presidente Raul Castro salutandolo all’aerporto - Lei incontrerà un popolo solidale, istruito, patriottico che ha fatto molti sacrifici per mantere la sua indipendenza di fronte agli sforzi messi in atto dalla più grande potenza del mondo contro di noi…..".

 NUOVI ORIZZONTI - In spagnolo Papa Ratzinger ha replicato: "Sono convinto che Cuba in questo momento così importante della sua storia, sta guardando già al domani, e per questo si sforza di rinnovare e ampliare i suoi orizzonti… La rigenerazione delle società e del mondo richiede uomini retti e di ferme convinzioni morali e alti valori di fondo che non siano manipolabili da interessi limitati e che rispondano alla natura immutabile e trascendente dell’essere umano…"

Ma è in un passaggio successivo che Benedetto XVI caratterizza la sua storica missione a Cuba quando dice: "Molti parti del mondo vivono oggi un momento di particolare difficoltà economica, che non pochi concordano nel situare in una profonda crisi di tipo spirituale e morale che ha lasciato l’uomo senza valori e indifeso di fronte all’ambizione e all’egoismo di certi poteri che non tengono conto del bene autentico delle persone e delle famiglie…."
 

DUE POTERI A CONFRONTO - Secondo il Papa "non si può proseguire a lungo nella stessa direzione culturale e morale che ha causato la dolorosa situazione che tanti sperimentano…" e ricorda "il passaggio di 14 anni fa di Giovanni Paolo II che "fu come come una brezza soave di aria fresca che diede nuovo vigore alla chiesa in Cuba illuminò la speranza e stimolò il desiderio di lavorare con audacia per un futuro migliore…."
 

LA RICERCA DI NUOVI MODELLI - Se il Papa cerca più spazio per la sua chiesa, vuole parlare di un intervento diretto anche nella vita sociale cubana con l’apertura di scuole cattoliche in tutta l’isola e anche di una "scuola di Business" per preparare i manager di domani più orientati al settore privato che non alla pianificazione comunista, Raul Castro e Fidel gli diranno invece che loro vogliono un impegno superiore del Vaticano nelle sedi internazionali per legittimare il "laboratorio cubano" che ha avviato una delicatissima fase di transizione e conta di trasferire al settore privato entro il 2015 oltre un terzo dell’attuale forza lavoro.

LE LIBERALIZZAZIONI CASTRISTE -  Iniziate con i ristoranti, i taxi, (quelli faticosissimi a pedali sono sempre stati privati) i primi appezzamenti di terreno ceduti ai contadini per 25 anni, la libera vendita (solo fra cubani) di auto e abitazioni, la proliferazione di chioschi e baretti in ogni città con la possibilità di assumere direttamente personale, le "liberalizzazioni castriste" in pochi mesi appaiono destinate a creare una nuova classe media cubana contenta della sua sicurezza sociale, dell’istruzione gratuita compresa l’università e l’assistenza sanitaria ma soffocata da salari che per l’obsoleta uniformità comunista variano dai 15 ai 35 pesos convertibili al mese, mentre un abbonamento privato a internet ne costa più di 40 e nessuno se lo può permettere.

Alicia e Miguel due laureandi dell’università di l’Avana con genitori ingeneri e medici ammettono con grande tranquillità di non avere mai preso la tessera del partito ma non per questo rinunciano a parlare. "Libertà di poter viaggiare all’estero , una maggiore informazione attraverso Internet fino ad ora limitata e costosissima, sono esigenze prioritarie per i giovani cubani…". Nessuno dei due è credente ma anche loro si alzeranno domani per andare ad assistere alla messa del Papa. "Ci aspettiamo un messaggio di speranza e di apertura ed è importante ascoltarlo direttamente…".