New Delhi, 24 marzo 2012 - Paolo Bosusco e Claudio Colangelo potrebbero essere stati liberati dai maoisti vicino alla località di Tanjungia. Lo riferiscono media locali rilanciati dall’emittente all news indiana Ndtv. Manca tuttavia, sottolinea la tv, una conferma ufficiale.

La notizia del rilascio è stata rilanciata anche da un quotidiano on line di Bhubaneswar che la attribuisce alla polizia del dipartimento di Kandhamal. Secondo questa fonte la liberazione sarebbe avvenuta alle 21,30 locali (le 17 italiane) nella zona di Daringibadi, dove era avvenuto il sequestro.

LA FARNESINA STA VERIFICANDO - La Farnesina è impegnata nella verifica delle notizie, riportate dalla stampa locale indiana, secondo cui sarebbero stati rilasciati Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, rapiti nell’Orissa.

La Farnesina inoltre si tiene anche in continuo contatto con i famigliari dei rapiti per tenerli aggiornati sugli sviluppi della verifica delle notizie.

I FAMILIARI: SIAMO PRONTI A FARE FESTA - "Speriamo che la Farnesina confermi questa bella notizia, che abbiamo aspettato specialmente negli ultimi giorni. Nel momento in cui venisse confermata siamo pronti a gioire con tutta la comunità e ad accogliere Claudio Colangelo quando tornerà’’. Così al telefono Pasquale Boccia, sindaco di Rocca di Papa, il paese in provincia di Roma dove vive con la sua famiglia uno dei due italiani rapiti in India, che secondo diversi media indiani sarebbero stati rilasciati. Il sindaco riferisce di non aver parlato ancora con i familiari di Colangelo.

Anche a casa dei Bosusco, a San Didero, non è ancora arrivata la conferma della notizia della liberazione di Paolo Bosusco e del suo compagno di viaggio Claudio Colangelo. "Abbiamo appena sentito la Farnesina - ha detto lo zio Ubaldo - ma non ci hanno dato conferme. Adesso abbiamo ancora più paura, perché quando comincia a girare la voce che sono stati liberati e poi non c’e’ certezza, tutto sembra ancora piu’ complicato. Stiamo attaccati al telefono’’. Anche il sindaco di Condove, Pietro Listello, dice di non sapere nulla e si stringe intorno alla famiglia: ‘’Attendiamo notizie, per ora non ci e’ stata data alcuna certezza’’