New York, 3 febbraio 2011 - Presto per i bambini americani potrebbero finire i pomeriggi felici passati a spalmare Nutella: in California una mamma ha denunciato la Ferrero, perché a suo avviso utilizzerebbe pubblicità ingannevole per promuovere la la crema alle nocciole più famosa del mondo.

Nonostante la propensione al ‘junk food’, il cibo spazzatura, di molti americani, Athena Hohenberg, madre di quattro figli, è rimasta "scioccata": leggendo le informazioni nutrizionali si è accorta che la crema alle nocciole contiene un’alta percentuale di grassi saturi e di zuccheri.

La denuncia, depositata presso il tribunale federale di San Diego, chiede alla giustizia americana di proibire a Ferrero di scrivere sull’etichetta della Nutella indicazioni come "buona per la salute", "equilibrata", "per una prima colazione gustosa e equilibrata", e "per un’alimentazione completa".

La donna ha anche chiesto all’azienda italiana di lanciare una nuova campagna pubblicitaria che corregga le informazioni finora divulgate "affinché i consumatori sappiano che la Nutella contiene una quantità pericolosa di grassi".

La signora Hohenberg ha intenzione di trasformare la sua azione legale in una denuncia collettiva, a nome di tutti i consumatori che, influenzati dalla pubblicità, hanno comprato e consumato la Nutella dal 2000. "Queste persone hanno speso troppi soldi ingannate dalle bugie della pubblicità che diffonde immagini false di mamme e bambini felici di mangiare la crema alle nocciole", scrive Hohenberg nella denuncia.

La donna chiede alla Ferrero il risarcimento dei danni e la distruzione di tutte le confezioni di Nutella che contengono quantità di zuccheri e grassi superiori ai valori di riferimento stabiliti dai nutrizionisti.

LA REPLICA  - Elise Titan, portavoce della Ferrero negli Stati Uniti, ha commentato la denuncia sostenendo che gli ingredienti utilizzati dall’azienda italiana sono di qualità, così come la pubblicità diffusa per la promozione della famosa crema alle nocciole.

"Un caso già smontato più volte in passato", è invece la replica che giunge direttamente dalla Ferrero. "Attacchi simili - afferma in una nota l’azienda dolciaria di Alba - tentano di scalfire il successo della crema da spalmare più nota al mondo che presidia da sempre i mercati come icona del made in Italy e dell’Italian way of life. Il Giury della pubblicità italiano, all’inizio del 2007, si è già pronunciato in un caso analogo a favore della nostra società, che nell’occasione si è avvalsa delle relazioni di esperti nutrizionisti e pediatri secondo cui una prima colazione a base di una fetta di pane e Nutella, di un bicchiere di latte e di frutta risulta essere bilanciata per iniziare la giornata, nel quadro di una dieta variata".

La Ferrero ricorda inoltre che "nel settembre 2007 al convegno annuale dell’autorevole American College of Nutrition negli Stati Uniti si e’ espresso un giudizio scientifico positivo sull’uso nel corso della prima colazione di una crema spalmabile a base nocciola’’ e che "il giudizio positivo è stato ripreso in altre autorevoli ricerche pubblicate nel 2008 nel The Journal of International Medical Research - Breakfast: a good habit, not a repetitive custom e nel 2010 nel Critical Reviews in Food Science and Nutrition - Dietary choices for breakfast in children and adolescents".