{{IMG_SX}}Rangoon, 20 maggio 2008  - La Birmania ha cominciato oggi un periodo di tre giorni di lutto a oltre due settimane dal passaggio del ciclone Nargis che ha fatto circa 78mila morti e 56mila dispersi.


Il lutto nazionale è cominciato quando la giunta militare birmana ha dato, ieri, nuovi segnali d'apertura all'aiuto straniero accettando in particolare l'arrivo di squadre di medici per soccorrere i superstiti del ciclone e autorizzando il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon a recarsi giovedì nel paese.
 

Altro segnale d'apertura, l'organizzazione domenica prossima a Rangoon di una conferenza dei donatori internazionali per la Birmania, che sarà co-presieduta da Ban Ki-moon.
 

Nel delta dell'Irrawaddy, la zona più colpita da Nargis, decine di migliaia di sopravvissuti hanno trascorso la loro diciottesima notte dal passaggio del ciclone in condizioni disastrose, per mancanza di cibo, per possibilità di epidemia e per le pesanti piogge che hanno anche ieri colpito la regione.
 

 

BANCA MONDIALE: NON AIUTEREMO PAESE CAUSA DEBITO

 

La Banca Mondiale ha annunciato che non potrà aiutare finanziariamente la Birmania devastata dopo il passaggio del ciclone Nargis a causa del debito accumulato da questo paese nei confronti della Banca.


"Al momento non siamo nella condizione di fornire un aiuto", ha dichiarato a Singapore il direttore generale della Banca Mondiale, Juan Jose Daboub. "Hanno accumulato arretrati dal 1998", ha detto.
 

La Banca Mondiale, ha però precisato Daboub, sta lavorando con i paesi del Sudest asiatico per fornire supporto tecnico per stimare i danni in Birmania e aiutarli a pianificare gli sforzi di ricostruzione.
 

La giunta militare birmana ha accettato di affidare a una task foce dell'Associazione delle Nazioni dell'Asia Sud-Orientale (Asean) la gestione degli aiuti inviati dalla comunità internazionale per i sopravvissuti al ciclone Nargis. Nel vertice di emergenza che si è tenuto ieri a Singapore, l'Asean ha stimato in oltre 10 miliardi di dollari (6,49 miliardi di euro) le perdite causate dal ciclone. I ministri degli Esteri dei 10 Paesi Asean hanno poi concordato di tenere una conferenza dei donatori il prossimo 25 maggio a Rangoon (oggi Yangon), in collaborazione con le Nazioni Unite.