{{IMG_SX}}Dharamsala (India) 25 aprile 2008  - Il Dalai Lama ha accolto con soddisfazione l'offerta delle autorità cinesi per un incontro tra propri esponenti e il rappresentante del leader spirituale dei buddhisti tibetani: lo ha dchiarato un suo portavoce, Tenzin Takhla, osservando che da parte di Pechino si tratta di "un passo nella direzione giusta" giacchè, ha spiegato, "solo colloqui faccia a faccia possono condurre a una soluzione della questione tibetana".

 

L'agenzia di stampa ufficiale cinese 'Xinhua' poco prima aveva annunciato l'incontro come imminente, "nei prossimi giorni"; la decisione di "prendere contatto e tenere consultazioni" con un emissario del capo spirituale buddhista, si aggiungeva nel dispaccio, è stata adottata "in considerazione delle reiterate richieste del Dalai Lama per una ripresa dei colloqui".

 

Lo stesso Takhla ha tuttavia anche sottolineato che per ora non sono pervenute comunicazioni cinesi in proposito. Il premio Nobel per la Pace 1989, al secolo Tenzin Gyatso, è accusato dal regime di Pechino di essere soltanto un capopolo separatista responsabile dei recenti disordini in Tibet; l'interessato ha però sempre insistito di volere il dialogo con la Cina, e di puntare unicamente a una maggiore autonomia per la propria terra.