{{IMG_SX}}PARIGI, 7 aprile 2008 - La marcia della torcia olimpica a Parigi si è fermata in seguito alle durissime proteste, iniziate subito dopo la partenza della staffetta dalla Tour Eiffel. Il sindaco, Bernard Delanoe, ha annullato le cerimonie organizzate per il passaggio della fiaccola e sul municipio sono state esposte la bandiera tibetana e un drappo nero con i cinque cerchi trasformati in manette. I continui assalti da parte degli attivisti per i diritti umani hanno costretto a spegnere per tre volte la torcia e a caricarla su un autobus scortato dalla polizia.
Un altro drappo nero su cui si stagliavano cinque manette è stato disteso sulla torre Eiffel da 3 attivisti di 'Reporter senza frontiere'.

 

Gli agenti hanno fermato cinque persone - due attivisti pro-Tibet e due di Reporters senza frontiere e una politica francese - che avevano ostacolato la marcia del tedoforo e cercato di superare il cordone di sicurezza. Il vicepresidente del consiglio regionale parigino, la verde Mireille Ferri, è stata fermata mentre, impugnando un estintore, si dirigeva verso la Torre Eiffel, punto di partenza della staffetta.

 

Mentre Pechino torna a condannare il tentativo di sabotare il passaggio della fiaccola, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), Jacques Rogge, è intervenuto per la prima volta per esprimere "profonda preoccupazione" per quello che sta succedendo e chiedere alla Cina una "rapida, pacifica soluzione" della situazione in Tibet. "Tutti siamo preoccupati", ha detto Rogge, "La situazione in Tibet ha suscitato un'ondata di proteste dei governi, dei mezzi di comunicazione e dell'ong che sta mettendo a rischio il passaggio della torcia. La violenza, da qualunque ragione sia ispirata, non è compatibile con i valori della fiaccola e dei Giochi olimpici".

 

La stampa britannica ha salutato le proteste di sabato a Londra come "un trionfo per la democrazia". Nella notte, la fiaccola è stata portata in un luogo segreto e lungo il percorso di 28 chilometri è protetta da circa 3.00 agenti: un cordone di 65 poliziotti in moto, 100 pompieri, a una cinquantina di veicoli con circa 200 uomini in assetto anti-sommossa. Anche San Francisco, dove la torcia olimpica è attesa mercoledì, si sta attrezzando per allestire un 'piano sicurezzà senza precedenti.

 

USA

 

Hillary Clinton chiede a George W. Bush di disertare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino, il prossimo 8 agosto, in segno di protesta nei confronti della repressione cinese in Tibet e per l'atteggiamento della Cina sul genocidio in Darfur. "I violenti scontri in Tibet e il fallimento del governo cinese nell'usare i suoi rapporti con il Sudan per fermare il genocidio in Darfur sono un'opportunità per la leadership presidenziale", ha affermato la Clinton, secondo la quale Bush non dovrebbe essere partecipare alla cerimonia dell'8 agosto "in assenza di cambiamenti importanti da parte del governo cinese".

 

A due giorni dallo sbarco della torcia olimpica negli Stati Uniti le manifestazioni di protesta si spostano dal Vecchio al Nuovo continente. Tre dimostranti pro Tibet hanno scalato il Golden Gate di San Francisco per protestare contro l'arrivo della torcia olimpica di Pechino 2008 nella città, previsto per mercoledì 9.