{{IMG_SX}}Londra, 17 marzo 2008 -  Un 'caso Meredith' scuote l'high society londinese. Una giovane studentessa norvegese, Martine Vik Magnussen, è stata uccisa dopo una notte trascorsa in un noto notturni della capitale. La polizia è sulle tracce del figlio di un miliardario arabo, Farouk Abdulhak, che abita proprio nell'edificio dove è stato ritrovato il cadavere della giovane. Il padre, Shaher Abdulhak, è uno degli uomini più ricchi dello Yemen, all'apice di un impero che spazia dal turismo al petrolio, in tutta l'area mediorientale tra l'altro, ha in franchising per lo Yemen la Pepsi.


Vik Magnussen è stata vista per l'ultima volta viva, mentre lasciava alle 03:00 di notte, tra giovedì e venerdì, un esclusivo nightclub di Mayfair, il Maddox, in compagnia di un giovane arabo. Il cadavere è stato ritrovato domenica, seminascosto da detriti in uno scantinato di Great Portland Street, a Fitzrovia, non lontano da Oxford Street. Da un primo esame post-mortem è risultato che la giovane è deceduta per cause non naturali« e che aveva ferite al collo.

Il giovane arabo intanto è sparito: secondo i tabulati di volo in mano agli inquirenti, Farouk è partito all'alba di venerdì e potrebbe essersi rifugiato in Yemen, un Paese che non ha un trattato di estradizione con la Gran Bretagna.
La vittima e le sue amiche uscivano spesso con gli arabi, i giovani rampolli dell'aristocrazia petrolifera che frequentano regolarmente il Maddox (un locale in cui non è raro vede Madonna, Keira Knightley o P Diddy).

Vik Magnussen, la cui famiglia è molto facoltosa, era arrivata a Londra per studiare business alla Regent's Business School. A lanciare l'allarme, gli amici con cui divideva l'appartamento, ai quali -lasciando il Maddox- aveva detto che sarebbe andata a una festa privata.