{{IMG_SX}}Berlino, 3 marzo 2008 - Ha provocato 13 morti, tra cui una bimba di 11 anni, feriti e milioni di euro di danni 'Emma', l'uragano che ha colpito diversi paesi del centro-nord europeo questo fine settimana con venti fino ai 200 chilometri orari.

 

Mentre la forza dei venti inizia a diminuire questa sera, il bilancio è salito a cinque morti in Germania, quattro in Austria, due in Polonia e altrettanti in Repubblica Ceca, ai quali vanno aggiunte decine di feriti, alcuni dei quali gravi.

 

In Repubblica ceca una bimba di 11 anni è rimasta uccisa dalla caduta di un albero a Libeznice, a nord di Praga, e un uomo di 80 anni dalla caduta di un pezzo di metallo. La Germania ha pagato il tributo più pesante: quattro uomini e una donna sono morti in diversi incidenti stradali legati alla tempesta.

 

Quattro le vittime in Austria, due a causa di arbusti sradicati, una terza a causa di una frana e la quarta per il ribaltamento della sua roulotte. Due automobilisti sono rimasti uccisi in Polonia. Forti venti registrati nella notte tra venerdì e sabato e fino a questa mattina: fino ai 220 chilometri orari sul monte Wendelstein, nelle Alpi bavaresi, fino a 190 chilometri orari nelle Alpi austriache e fino ai 140 chilometri all'ora in Repubblica ceca.
Oltre a questi paesi, Emma ha attraversato i Paesi Bassi, il Belgio, l'est della Francia, l'Ungheria e la Romania.