{{IMG_SX}}Giacarta, 25 febbraio 2008 - L'Indonesia ha lanciato un allarme tsunami a seguito della potente scossa di terremoto che ha colpito l'isola di Sumatra.

Il sisma - di 7,2 gradi Richter - ha colpito la zona occidentale di Sumatra mentre l'epicentro è stato localizzato nell'oceano indiano.

L'agenzia di geofisica e meteorologica ha riferito che al momento non si sono avute notizie di danni. Il sisma, prodottosi alle 15:36 ora locale, le 09:36 in Italia, ha avuto l'epicentro a Mokomuko, 165 km a nordovest di Sumatra, e l'ipocentro, secondo l'osservatorio geologico statunitense, a 35 km di profondità.
La scossa è stata avvertita nella capitale Giacarta e con particolare intensità a Bengkulu, circa 280 km dall'epicentro.


"La gente si è riversata in strada, ma senza farsi prendere dal panico. Ormai è abituata", ha riferito una fonte dell'amministrazione locale.
Il 26 dicembre del 2004 l'Indonesia fu investita da un cataclisma che fece almeno 168.000 nella provincia di Aceh, sull'estremità settentrionale di Sumatra.

 

REVOCATO L'ALLARME

E' stato revocato dopo un'ora l'allarme tsunami lanciato a seguito del potente terremoto, di magnitudo preliminare 7,2 sulla scala Richter, che ha colpito la parte occidentale dell'isola di Sumatra, in Indonesia. L'allerta è cessata dopo che l'istituto nazionale di geofisica ha accertato che non sono state generate onde anomale.
L'epicentro della scossa è stato individuato nell'Oceano Indiano, a 156 chilometri dalla città costiera di Bengkulu.

I residenti hanno raccontato all'emittente radiofonica el-Shinta di aver avvertito il sisma, che sembra comunque non aver provocato danni significativi nella regione che era già stata colpita ieri a tarda ora da un altro terremoto.
Il Centro allerta tsunami nel Pacific (Ptwc) aveva anche messo in guardia le comunità intorno Bengkulu sul rischio di onde gigantesche. L'Indonesia non dispone di apparecchiature per misurare i cambiamenti nel livello del mare in grado di indicare l'approssimarsi di un effettivo tsunami.


Nello tsunami del dicembre 2004 persero la vita oltre 230mila persone in numerosi Paesi.